E’ un susseguirsi di segnalazioni di granaglie avvelenate che vengono gettate in violazione a tutte le norme di tutela ambientale e di carattere sanitario (Testo Unico Leggi Sanitarie, Decreto Legislativo n.174/2000, Codice Penale artt 544-bis, 544-ter, 650 e 674, Ordinanze Ministero della Salute, Legge 157/92).
Le Guardie Giurate WWF sono intervenute nel Parco della Vettabbia (Comune di Milano) dove i cittadini segnalavano una persona vista più volte gettare mais che presenta caratteristiche riconducibile alla conciatura con veleni (colorazione bluastra). Nei giorni scorsi altre segnalazioni giungevano dalla località di Quintosole.
L’intera giornata di ieri è servita per bonificare la zona anche con l’intervento della Polizia Città Metropolitana di Milano – Nucleo Ittico Venatorio, che ha successivamente consegnato le granaglie all’ATS competente per le analisi chimiche.
“Abbiamo raccolto i chicchi di mais uno ad uno, mappato i terreni all’interno del Parco della Vettabbia con tracce di mangimi sospetti lasciati a terra. Abbiamo osservato vari uccelli con difficoltà di volo, forse segno di disturbi neurologici in conseguenza al consumo dei chicchi avvelenati. La situazione è grave sia per l’impatto sulla fauna selvatica (ieri erano osservabili quaglie che stanno migrando e fagiani) ma anche per il pericolo che animali di affezione, in un’ area frequentatissima dai cittadini, possano ingerire i veleni” .
“Le granaglie se anche mangiate da topi o nutrie possono causare un avvelenamento a cascata su rapaci diurni e notturni, volpi etc” afferma Filippo Bamberghi Coordinatore Guardie WWF Milano “auspichiamo delle indagini per risalire all’identità di colui che dissemina l’area della Vettabbia di esche”.
Nelle stesse ore le Guardie Giurate WWF impegnate in servizio antibracconaggio nella Provincia di Brescia, rinvenivano chili di mais dal colore bluastro presso un appostamento di caccia agli acquatici nel Comune di Orzinuovi. Contattata l’ATS di zona provvedevano alla bonifica dell’area e alla consegna del mangime per analisi chimiche.
“Invitiamo la cittadinanza a contattarci al Numero Antibracconaggio 328 7308288 per segnalare animali trovati eventualmente morti o in stato di difficoltà, o il rinvenimento di granaglie sospette. Specialmente i possessori di cani devono prestare massima attenzione alla presenza di esche avvelenate”. Il recente caso in Veneto di un agricoltore, che ha compiuto una strage di animali selvatici con mais avvelenato, è solo la punta dell’iceberg di una abitudine criminale molto diffusa.
Le granaglie avvelenate rinvenute in Lombardia
© Vigilanza WWF Lombardia