Il nuovo turismo con sempre più collegamento – mare – cultura – entroterra – sostenibilità

“Il turismo archeologico è sempre più richiesto in particolare dagli stranieri, anche in località giù note come la Costiera Amalfitana. La Costiera è un grande patrimonio archeologico, da dovunque si entri. Se si dovesse arrivare da Salerno, a Minori è possibile ammirare la Villa Romana Marittima con il suo Antiquarium che vede esposti tanti reperti rinvenuti su tutto il territorio. E’ possibile vedere anche le antiche monete romane, mosaici meravigliosi.

La Villa risale al Primo Secolo Dopo Cristo ed è il secondo museo più visitato di tutta la Provincia di Salerno. Di particolare interesse sono alcune lucerne che riportano il monogramma di Costantino. Alla Villa Romana ci si può arrivare anche vivendo e seguendo il Sentiero dei Limoni, da Maiori, partendo dalla bella Basilica di Maiori che ha un proprio museo. Lungo il cammino si attraversano antiche frazioni, si entra nei limoneti avendo la possibilità di gustare i prodotti locali e sempre lungo il percorso è possibile fermare il tempo. Ad esempio i turisti potranno imbattersi in muli che trasportano i limoni o vedere testimonianze di epoca romana. Un vero Geo – Archeo – Trekking, ideato da Michele Ruocco. Se si dovesse arrivare invece dal lato Positano, dunque entrando in Costiera arrivando dalla Penisola Sorrentina, è possibile visitare la Villa Romana di Positano, Un sito bello, importante, pieno di affreschi e quasi sul mare. L’elitè romana, nel Primo Secolo a.C. aveva già scelto questi luoghi per oziare. Il sito archeologico di Positano è da visitare per le sue meraviglie. Un sito che sorprende. L’Italia però è ricca di luoghi, nei quali, in pochi metri possiamo avere ed ammirare il mare, l’archeologia e le colline. Pensiamo ad esempio alla Sicilia. Dunque la stessa stagione 2023, salvata dal mercato estero, ci dice che dobbiamo puntare sempre di più su questa unione tra mare – cultura – erntroterra – sostenibilità”. Lo ha affermato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale Archeoclub D’Italia.

 

“La particolarità della Costiera Amalfitana è nell’insieme di colline e mare, borghi di montagna con i loro prodotti di entroterra e centri storici marini. La Costiera è una serie di colline che scende verso il mare  – ha dichiarato Andrea Ferraioli, Presidente del Distretto Turistico della Costiera Amalfitana –  ed è ancora tutta da scoprire. Conoscere la Costiera significa andare anche nell’Alta Costiera, quella incastonata lungo i versanti e nelle gole dei Monti Lattari. Buone sono le prospettive turistiche anche maggiori al 2019 che fu l’anno record della Costiera. Il mercato è soprattutto internazionale con la presenza forte degli americani ma abbiamo una perdita del 10% del mercato italiano. C’è una trasformazione dell’offerta perchè si sta andando sempre più verso il mercato internazionale”.

L’Italia che cambia. A esempio il Parco Regionale dei Monti Picentini sta ultimando il Cammino delle Acque che legherà in un itinerario turistico tutte le Grandi Sorgenti del Sud.

 

“Il Cammino delle Acque – alla Scoperta delle Grandi Sorgenti del Sud. Si tratta di un cammino bellissimo che parte da Serino e vede insieme tutte le Grandi Sorgenti del Sud. Il cammino va ad incrociare anche il Sentiero Europeo E1 ed il Sentiero Italia – ha dichiarato Peter Hoogstaden, Guida Ambientale Escursionistica e soprattutto importante Operatore Turistico – ma mentre il Sentiero Italia percorre prevalentemente le zone di montagna, il Cammino delle Acque contorna le montagne, collegando tra loro i vari borghi, le emergenze naturalistiche, storiche, archeologiche, nell’ottica di portare economia nei paesi attraversati. Abbiamo tra i borghi anche Caposele, dove sgorgano le fonti storicher dell’Acquedotto Pugliese. In Italia abbiamo il sentiero delle acque in Toscana, tra Lucca e Pisa, un altro in Campania esattamente ad Acerno. C’è invece un Sentiero dell’Acqua nella Valle delle Terme di Comano, nel Trentino. Il Cammino delle Acque che unirà le Grandi Sorgenti del Sud, vuole coprire un vuoto. Infatti manca un percorso nel più grande bacino idrico del Mezzogiorno, quale è l’Irpinia. Il Parco Regionale dei Monti Picentini sta lavorando alla nascita del Cammino delle Acque che metterà in collegamento tutte le grandi sorgenti del Sud Italia. In Irpinia abbiamo tante cascate, ben 14 nel solo borgo di Calabritto e ci sono anche fenomeni particolari cvome le Bolle di Malvizza, l’apparato di vulcanetti di fango più vasto esistente in tutto l’Appennino Meridionale. Con il Cammino delle Acque ci sarà la grande opportunità di conoscere un territorio da scoprire”.