Trento – La battaglia legale per salvare JJ4 e MJ5 dagli ordini di abbattimento della Provincia Autonoma di Trento prosegue a colpi di udienze e ieri si è tenuta l’ennesima davanti al TAR di Trento. LNDC Animal Protection era presente, rappresentata dall’avvocato Paolo Letrari, per chiedere ancora una volta la concessione di una nuova misura cautelare di sospensione degli abbattimenti sino alla pronuncia nel merito che ci sarà a seguito dell’udienza già programmata per il 14 dicembre. Il TAR ha rigettato la richiesta, rimettendo sostanzialmente tutto alla decisione del Consiglio di Stato, a cui LNDC Animal Protection aveva fatto appello, che si pronuncerà dopo l’udienza del 13 luglio.
“La decisione odierna del TAR non ci sorprende, ma poiché è attualmente in vigore la sospensione concessa dal Presidente della Terza sezione del Consiglio di Stato, confidiamo che sarà proprio il massimo organo della giustizia amministrativa a prolungare in sede collegiale la misura cautelare di sospensione fino al giudizio di merito del TAR, previsto per la fine dell’anno. Questo ci permetterà di continuare a difendere JJ4 e MJ5 in ogni modo fino all’ultimo e consentirà altresì, come scritto dallo stesso TAR nell’ordinanza, alla Provincia di Trento di pronunciarsi su eventuali proposte di trasferimento di JJ4, se e quando tali proposte saranno presentate”, commenta Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection.
“La cosa interessante che abbiamo evidenziato in udienza è che anche che la Provincia di Trento, dopo avere appreso dell’ulteriore sospensiva che ci ha già concesso il Consiglio di Stato, ha chiesto, assieme alla Provincia di Bolzano, che il Governo si faccia promotore di un regolamento comune a tutte le Regioni dell’arco alpino per la gestione di orsi e lupi. Finalmente, anche la PAT ammette che non è più possibile una gestione locale a colpi di ordinanze e decreti di uccisione, come sosteniamo ormai da tanto tempo. Le nostre critiche sulla gestione “autonoma” di Trento hanno fatto breccia ed ora si invoca l’Intervento del governo nazionale, anche nelle sedi europee. Purtroppo, la soluzione prospettata al Governo dalle autonomie locali rimane quella dei piani di abbattimento e per questo motivo siamo pronti a contrastare ogni provvedimento anche nazionale che dovesse tentare di replicare il modello (evocato da Bolzano e Trento) della Finlandia. Tanto più che la Corte di Giustizia UE nel 2019 si è già pronunciata sulla norma finlandese, ritenendola in contrasto con la
direttiva Habitat”, afferma Paolo Letrari – Responsabile Grandi Carnivori LNDC Animal Protection.