Presentate alla Camera dei deputati le iniziative promosse nel trentennale dell’omicidio della giornalista e dell’operatore del Tg3 avvenuto a Mogadiscio il 20 marzo 1994. Alcuni degli appuntamenti.
È domenica 20 marzo 1994. Ilaria Alpi e Miran Hrovatin vengono uccisi a Mogadiscio: inviati dal Tg3 per documentare la guerra civile somala, vengono freddati nella zona nord della città mentre lavorano a un’inchiesta sui traffici illeciti di armi e rifiuti tossici tra la Somalia e l’Italia. Dopo una lunga e controversa vicenda, che ha coinvolto commissioni parlamentari, presunti tentativi di depistaggio, incarcerazioni, assoluzioni e richieste d’archiviazione, la battaglia per la verità va avanti.
È il senso dell’iniziativa organizzata martedì 19 marzo 2024, vigila del 30° anniversario dell’assassinio, alla Camera dei deputati, cui hanno partecipato, fra gli altri, il senatore Walter Verini, capogruppo del Partito Democratico in commissione Antimafia; Mariangela Gritta Grainer, portavoce della campagna #NoiNonArchiviamo; Vittorio di Trapani, presidente Fnsi; Daniele Macheda, segretario Usigrai; Guido D’Ubaldo, presidente dell’Ordine dei giornalisti del Lazio; Giuseppe Giulietti e Giulio Vasaturo, presidente e avvocato dell’associazione Articolo21.
Nel corso dell’incontro sono state anche annunciate le iniziative promosse per ricordare la giornalista e l’operatore del Tg3, da Trieste a Napoli a Latina, da Ronchi dei Legionari a Parma, nel trentennale dell’omicidio. Eccone alcune.
A Roma, mercoledì 20 marzo, nel liceo linguistico Tito Lucrezio Caro, la scuola dove ha studiato Ilaria, alle 10.30 sarà svelato al pubblico un murale realizzato dall’artista Alessandra Chicarella dedicato ai due giornalisti. Per l’occasione, verranno esposti alcuni pannelli della mostra ‘Mi richiama talvolta la tua voce’ di Paola Gennari Santori dedicata al mondo personale di Ilaria Alpi e messi a disposizione dalla Fondazione Paolo Murialdi.
Altro appuntamento, lo stesso giorno, è in programma alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, dove, dalle 10 alle 13, si svolgerà il seminario dal titolo ‘Le voci del coraggio’ dedicato a Ilaria, Miran e ai giornalisti uccisi in guerra (Marco Luchetta, Dario D’Angelo, Andy Rocchelli, Alessandro Sasa Ota, Enzo Baldoni, Simone Camilli).
In contemporanea, nell’aula consiliare del Municipio, la città di Trieste ricorderà Miran Hrovatin e con lui i tre giornalisti vittime della strage di Mostar, Luchetta, D’Angelo e Ota. Alle 12, dopo la cerimonia in Comune, amici e colleghi dell’Ordine dei giornalisti, di Assostampa Fvg, Articolo 21 e Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin porteranno un fiore sulla lapide che lo ricorda nella pineta di Barcola, la frazione affacciata sul mare all’ingresso di Trieste. E alle 17, al Teatrino Basaglia, nel parco di San Giovanni, proiezione del docufilm ‘Saluti da Miran’.
Ilaria e Miran saranno ricordati anche alla Camera dei deputati con una commemorazione in programma, sempre il 20 marzo, alle 16.30.