Prosegue sul portale istituzionale interno.gov.it e sui canali Twitter e YouTube del Viminale la campagna di comunicazione “Quando qualcuno scompare…” realizzata in collaborazione con il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria (Die) della Presidenza del Consiglio dei ministri e rivolta a tutti i cittadini.
La campagna informativa, che ha l’obiettivo di sensibilizzare e richiamare l’attenzione sui comportamenti responsabili da tenere in caso di scomparsa, si arricchisce oggi di uno Speciale sulla pagina dedicata alle attività del Commissario straordinario del governo per le persone scomparse dove sarà possibile accedere velocemente a tutti contenuti realizzati e distribuiti: lo spot di 30 secondi andato in onda sulle reti Rai, i tre tutorial con consigli su come agire e a chi rivolgersi in particolare nei casi in cui ad allontanarsi di casa siano minori o anziani e la brochure informativa, con tutte le indicazioni pratiche, già distribuita in formato cartaceo su tutto il territorio nazionale.
«Il sistema di ricerca italiano si è molto affinato nel tempo» ha dichiarato Silvana Riccio, Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse «la forbice tra scomparsi e ritrovati si restringe, ma l’esperienza ci dice che prima arriva la denuncia, meglio è». È proprio questo il messaggio che si vuole rilanciare: non perdete tempo! Il tempo è una variabile importante: #ilTempoèPrezioso.
Gli ultimi dati disponibili, riferiti ai primi dieci mesi del 2020 raccontano una realtà complessa. Sono 11.254 gli scomparsi nei primi dieci mesi del 2020: 6.277 sono minori (42,3% quelli ritrovati), 4.931 gli adulti (66,6% quelli ritrovati) e 586 gli anziani over 65 (83,1% quelli ritrovati).
Dal 1974 ad oggi le denunce di scomparsa sono state quasi 256mila. Di queste, oltre 191 mila sono le persone ritrovate (75%) e circa 64mila quelle ancora da ritrovare (25%).
La gran parte sono minori stranieri non accompagnati, tra loro la bassa percentuale di ritrovamenti è legata alle motivazioni della fuga: scappano perché cercano di raggiungere familiari o amici fuori dall’Italia. Gli adolescenti italiani che scappano, invece, hanno storie diverse: devianza, droga, o per sottrarsi a bullismo o cyber-bullismo. I minori italiani ancora da ritrovare sono il 4,2% del totale delle persone scomparse, la maggior parte di loro avevano tra i 14 e i 17 anni al momento dell’allontanamento da casa.
Durante i mesi del lockdown il calo delle denunce è stato considerevole (-72,2% nel solo mese di aprile). Una diminuzione legata essenzialmente alle contingenti limitazioni agli spostamenti.