La campagna di vaccinazione autunno-invernale 2023-2024 rivolta ai pazienti fragili e/o ultra65enni è partita in Regione Abruzzo il 10 ottobre e sarà realizzata con il contributo di Asl, attraverso tutte le strutture preposte alle attività vaccinali, di medici di medicina generale, ruolo unico, convenzionati e medici penitenziari e della rete delle farmacie territoriali pubbliche e private. Intanto, seppur i servizi di igiene epidemiologia e sanità pubblica registrano ancora una esitazione di alcuni soggetti a sottoporsi a vaccino, cresce nella popolazione la consapevolezza del ruolo della vaccinazione nel mantenersi in salute e la volontà del paziente di disporre di informazioni puntuali e precise, per questo è fondamentale l’apporto che i medici e tutti i sanitari possono dare sul fronte della comunicazione e dell’informazione al cittadino.
“Si punta ad aumentare le percentuali di adesione tra la popolazione e a migliorare la comunicazione sui canali istituzionali”. Così Nicoletta Verì, Assessore alla Salute, Famiglie e Pari Opportunità di Regione Abruzzo, in occasione dell’evento organizzato da Motore Sanità dal titolo “Percorso vaccinale nel paziente fragile e over 65. Stato dell’arte in Regione Abruzzo”, ospitato presso la Sala Corradino D’Ascanio della Regione Abruzzo. “In questi giorni in Abruzzo è partita la campagna antinfluenzale e chi vorrà potrà sottoporsi anche al richiamo della vaccinazione Covid e a quella per l’herpes zoster. Da parte nostra c’è la massima volontà ad aumentare le percentuali di popolazione vaccinata e di migliorare anche quella che è la comunicazione sui canali istituzionali della Regione e delle Asl, spesso purtroppo carenti rispetto alle informazioni riguardanti le vaccinazioni per gli adulti”.
L’Assessore Verì ci tiene a sottolineare che “in questi anni, dopo la pandemia è aumentata considerevolmente la fascia di popolazione che ritiene importante essere in linea con le vaccinazioni, si è rafforzata la consapevolezza del ruolo della stessa vaccinazione nel mantenersi in salute. Una consapevolezza associata, però, alla volontà del paziente di disporre di informazioni puntuali e precise, fronte sul quale è fondamentale l’apporto che i medici e tutti i sanitari possono dare in termini di comunicazione e informazione al cittadino”.
Anche l’interesse dei clinici per le vaccinazioni dell’età adulta sta crescendo enormemente in parallelo alla crescita della rilevanza di tali vaccinazioni sotto il profilo dell’impatto preventivo, come spiega Giustino Parruti, Direttore dell’Unità operativa complessa di Malattie infettive, Azienda Sanitaria Locale di Pescara, che spiega i vantaggi dei vaccini: “Oltre ad attenuare, con forti basi di evidenza ormai, tanto l’impatto dell’influenza stagionale che quello delle ricorrenze endemo-epidemiche prossime venture del SARS CoV2, le vaccinazioni dell’adulto possono assolvere a molti altri compiti. Tra questi, basti menzionare l’azzerare o minimizzare l’impatto devastante del “fuoco di Sant’Antonio“, soprattutto il peso delle severe complicanze neurologiche associate o successive – in una frazione non trascurabile dei pazienti – al dolore acuto da Herpes Zoster; la riduzione del 10-20% delle ospedalizzazioni per polmonite ed altre patologie respiratorie, grazie all’avvento del vaccino 20 valente adiuvato anti pneumococcico; la riduzione, in parallelo, della selezione delle resistenze antibiotiche in Pneumococco, grazie alla medesima copertura vaccinale; la prevenzione di molte forme complesse di insufficienza respiratoria da virus respiratorio sinciziale, grazie alla co-somministrazione del nuovo ed efficacissimo vaccino”.
Come ricorda Franco Caracciolo del Servizio prevenzione sanitaria, medicina territoriale di Regione Abruzzo “la consueta campagna di vaccinazione antinfluenzale sarà affiancata dalla concomitante offerta di vaccinazione anti Covid-19 con l’utilizzo delle nuove formulazioni di vaccini a m-RNA e (nel prossimo futuro) proteici adiuvati (formulazioni dei vaccini COVID-19 adattati alla variante XBB 1.5 del SARS-CoV-2). Inoltre, considerato che l’influenza rappresenta una delle principali cause di polmoniti nell’anziano tra le infezioni di origine virale e che, allo stesso modo, lo pneumococco è il principale responsabile delle polmoniti nell’anziano tra le infezioni di origine batterica; atteso che la Regione Abruzzo già promuove un programma di vaccinazione con vaccino anti-pneumococcico, rivolto prioritariamente alla popolazione anziana ultra-sessantacinquenne in adesione al vigente Piano nazionale prevenzione vaccinale (PNPV), si è decisa l’utilizzazione della campagna di vaccinazione antinfluenzale quale occasione opportuna di immunizzazione anche contro lo pneumococco”. Quanto al ruolo del DPF 010 Servizio “Prevenzione sanitaria, medicina territoriale”, Caracciolo aggiunge: “il mandato affidato è quello di regolare l’applicazione in ambito regionale di quanto pianificato su scala nazionale con il nuovo PNPV di recente promulgazione. Quanto sopra premesso in un’ottica di piena collaborazione con i servizi “assistenza farmaceutica” e “flussi informativi – sanità digitale” attivi in seno al Dipartimento Sanità della regione Abruzzo”.
Secondo Enrico Giansante, Direttore del servizio Igiene epidemiologia e sanità pubblica della Asl 1 Abruzzo per migliorare la copertura vaccinale contro lo pneumococco dei soggetti oncologici, ma in realtà di tutti i soggetti con fragilità, è fondamentale una strategia comunicativa con cui illustrare i vantaggi di una vaccinazione mirata al contenimento degli effetti di patologie gravi, quali la polmonite da pneumococco ma anche influenza, Covid-19 ed herpes zoster. “Con la importante collaborazione dei medici di base, ci sarà un forte impulso della chiamata attiva dei soggetti fragili e comunque a rischio, anche per età. La vaccinazione antipneumococcica è ormai destagionalizzata e potrà essere eseguita in qualunque periodo dell’anno nei centri vaccinali o negli ambulatori del medico di base. Previsto materiale comunicativo e attività di informazione degli operatori del Servizio di Igiene presso ospedali e Distretti”.
“L’evoluzione della quota anziani nella popolazione, siamo passati dal 16% del 2001 al 21% nel 2020 per gli over 65, l’aumento della cronicità e policronicità nella popolazione richiedono interventi specifici per la protezione di tutti questi soggetti fragili attraverso la necessaria collaborazione di varie figure professionali: operatori di sanità pubblica, clinici ospedalieri, medici di medicina generale e pediatri di libera scelta – interviene Graziella Soldato, Direttore Unità Operativa Complessa Igiene Epidemiologia e Sanità Pubblica, ASL Pescara -. Ad oggi sebbene gli indirizzi ministeriali e delle società scientifiche di riferimento contengano forti raccomandazioni alle vaccinazioni per i gruppi a rischio siamo ancora al di sotto degli obiettivi minimi di copertura vaccinale. Infatti, secondo gli ultimi dati dell’OMS le vaccinazioni oggi disponibili sarebbero non in grado di prevenire 2-3 milioni di morti ogni anno, pur tuttavia, ad oggi, un numero considerevole di decessi resta ancora a carico di malattie infettive prevenibili attraverso la vaccinazione”.
“L’importanza della vaccinazione nella prevenzione delle malattie infettive è indubbia, è quasi superfluo ribadirla, ma si assiste ancora ad una esitazione di alcuni soggetti a sottoporsi a vaccino – spiega Marina Danese, Direttore f.f. U.O.C. Servizio Igiene, Epidemiologia e Sanità Pubblica, ASL Teramo -. Abbiamo la possibilità di superare questa situazione con una comunicazione sanitaria efficace da parte degli operatori sanitari e infatti nell’Asl di Teramo sono in corso iniziative di comunicazione nei confronti della popolazione e in particolare alla fascia di soggetti over 65 e soggetti fragili”.
“Come medici di medicina generale diamo la disponibilità, così come l’abbiamo data per la vaccinazione antifluenzale, anti-Covid e antipneumoccocica, di poter aumentare il nostro bagaglio di intervento con altre coperture vaccinali, penso all’herpes zoster, rivolta ad una popolazione cronica, di anziani, che spesso vive in zone periferiche dove non possono arrivare i centri vaccinali dei vari servizi di igiene e prevenzione” interviene Mauro Petrucci, segretario regionale FIMMG Abruzzo. “Con il recente accordo regionale abbiamo voluto uniformare una metodologia di approccio, si tratta di un accordo unico per tutte e quattro le Als dove anche gli aspetti dell’incentivazione sono uguali e non difformi. Inoltre, siamo riusciti ad ottenere la destagionalizzazione della vaccinazione antipneumococcica e ora ci attiveremo ancora di più per una azione di sensibilizzazione dei nostri colleghi affinché ci sia la possibilità di raggiungere le percentuali previste e attese per le coperture vaccinali antinfluenzale, tenendo conto che è necessario affiancare anche quella antiCovid con le nuove varianti”. Mauro Petrucci ne è convinto: “per aumentare le coperture vaccinali dobbiamo anche combattere contro tutta una serie di notizie fuori controllo che si sono diffuse sui social rispetto a presenti effetti collaterali dei vaccini o altre fake news. Siamo in prima linea anche su questo tema”.
“Informazione, vicinanza e somministrazione dei vaccini rendono la farmacia un Hub di prossimità insostituibile, soprattutto per il paziente fragile che ha bisogno di immediata risposta”. Queste le parole di Oreste Di Mattei Di Matteo, Vicepresidente vicario di Federfarma Abruzzo che evidenziano il ruolo attivo della farmacia nella vaccinazione. “La farmacia in Abruzzo riveste un ruolo fondamentale per la realizzazione della copertura vaccinale del paziente fragile e over 65. La capillarità del sistema farmaceutico nella nostra regione, per il 70% a carattere montuoso, rende le farmacie degli ottimi hub vaccinali, sia come centro di informazione e quindi divulgazione dell’importanza delle vaccinazioni soprattutto verso i pazienti più fragili e anziani, sia come centro di pratica vaccinale, ormai consolidato e di alto gradimento dai feedback rilevati a partire dalla campagna vaccinale anti Covid. Il paziente fragile, soprattutto nei centri abitati abruzzesi più piccoli – aggiunge il vicepresidente di Federfarma Abruzzo – ha un punto di riferimento nella farmacia soprattutto quando il medico non è sempre presente nei piccoli comuni”.
E quando si parla di pazienti fragili, si parla anche dei reumatologici, rappresentati da Fiorella Padovani, Presidente A.A.Ma.R. ETS-Associazione Abruzzese Malati Reumatici “M.Alberti” che sottolinea: “Ricordiamo l’importanza della vaccinazione ai pazienti fragili poiché siamo consapevoli che gli stessi, tra cui i reumatologici, sono indifesi ed è a tutti loro e ai caregivers rivolgiamo un accorato appello di prudenza e prevenzione attraverso l’ascolto dei consigli e suggerimenti indicati dai propri medici di medicina generale e specialisti di riferimento. Il nostro impegno concreto è collaborare con le Istituzioni e con i medici, attraverso il potenziamento della comunicazione, della corretta informazione, prestando attenzione alla pericolosità delle fake news, affinché nella nostra Regione ci sia il miglioramento delle coperture vaccinali e l’adesione dei pazienti reumatologici che rendendoli consapevoli che la vaccinazione è una strategia di tutela della salute attuata al fine di proteggerli”.