In onore dei caduti per mano mafiosa esposta nel Piazzale degli uffizi la Teca della QuartoSavonaQuindici, e il Silenzio d’Ordinanza del trombettiere della Polizia di Stato…
Trent’anni dopo la strage dei Georgofili, nella notte tra il 26 e 27 maggio del 1993, la Toscana non dimentica.
La memoria di quell’attentato che sventrò la storica Torre de’ Pulci, uccise cinque persone e ne ferì quarantuno, è ancora viva.
Per non dimenticare, ma anzi per trasmettere alle nuove generazioni un forte messaggio di condanna contro ogni forma di violenza e criminalità organizzata, il Consiglio regionale e la Questura hanno organizzato, nell’ambito della programmazione delle celebrazioni del trentennale, un’iniziativa che vuol sottolineare il terribile legame fra le stragi che colpirono l’Italia nell’arco di un anno, da maggio 1992, con l’attentato di Capaci, al 1993.
Nell’ambito delle celebrazioni del trentennale della Strage dei Georgofili, questa mattina, il Presidente del Consiglio Regionale e il Questore della provincia di Firenze Maurizio Auriemma insieme alla sig.ra Tina Montinaro sono stati accolti da un pubblico di giovanissimi al Teatro La Compagnia, per l’incontro “La strage di via dei Georgofili: un racconto lungo trent’anni. Giustizia, memoria, verità: valori che contano per le nuove generazioni”.
Nel pomeriggio, nella sala Gonfalone di palazzo del Pegaso, il presidente dell’Assemblea legislativa Antonio Mazzeo, insieme all’ufficio di presidenza e ai consiglieri regionali, ha incontrato nuovamente il Questore Auriemma e Tina Montinaro, che è stata intervistata da una rappresentanza del Parlamento regionale degli studenti nel ricordo delle vittime delle stragi di mafia: “non ci avete fatto niente, continueremo a camminare a testa alta portando avanti i valori dell’onestà, della legalità e della giustizia” ha ribadito la Signora Montinaro.
Inoltre, da oggi e fino alla mattina di domenica 28 maggio il piazzale degli Uffizi ospiterà la Teca con i resti della Quarto Savona Quindici, l’auto dove 31 anni fa persero la vita gli agenti di scorta al Giudice Giovanni Falcone: Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
La Teca resterà visibile a tutti i fiorentini e turisti che con la loro visita vorranno non solo ricordare le stragi palermitane di mafia, ma anche le vittime di quella avvenuta in via dei Georgofili tra il 26 e il 27 maggio di 30 anni fa.
La Quarto Savona Quindici è stata infatti posizionata per l’occasione proprio in prossimità del luogo dell’attentato nel capoluogo toscano.
Questo pomeriggio la Polizia di Stato ha reso omaggio alle vittime di mafia, dapprima, davanti alla preziosa Teca nel Piazzale degli Uffizi e, subito dopo, davanti all’”Albero della Pace” di Via dei Georgofili, alla presenza del Questore Maurizio Auriemma, della Signora Tina Montinaro, del Presidente del Consiglio Regionale e delle Autorità cittadine di fronte alle quali alle 16.30 è stato suonato il silenzio d’ordinanza da un trombettiere della Polizia di Stato.
Parallelamente “DonatoriNati” ha dato il via ad una donazione di sangue straordinaria all’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze. “Dal Sangue Versato al Sangue Donato” è il nome dell’iniziativa di solidarietà per la lotta alla mafia da parte dei cittadini e delle cittadine in divisa dell’associazione.