Il calo dell’inflazione a febbraio è un dato illusorio dovuto unicamente alla rapida discesa dei beni energetici, mentre i prezzi del carrello della spesa e dei generi ad alta frequenza di acquisto continuano a salire, svuotando le tasche delle famiglie. Lo afferma il Codacons, commentando i dati provvisori diffusi dall’Istat.
L’inflazione al 9,2% equivale ad un maggiore esborso pari a +2.691 euro annui per la famiglia “tipo”, spesa che sale a +3.485 euro per un nucleo con due figli – analizza il Codacons – Nonostante la decelerazione del tasso generale registrata dall’Istat negli ultimi due mesi, i prezzi dei prodotti più acquistati dai cittadini rimangono a livelli elevatissimi, con il carrello della spesa che addirittura sale al +13,0% dal +12,0% del mese precedente, mentre i prodotti ad alta frequenza d’acquisto passano da +8,9% a +9,0%.
“E’ evidente che il calo dell’inflazione è un dato del tutto illusorio, con la discesa delle tariffe energetiche regolamentate e non che altera il dato generale dell’Istat – afferma il presidente Carlo Rienzi – Al netto de beni energetici, siamo ancora in presenza di una emergenza prezzi che investe gli alimentari come la casa e i trasporti, svuotando sempre più le tasche delle famiglie”.