Siamo in presenza di una vera e propria emergenza nazionale che avrà effetti pesanti sull’economia e sulle condizioni economiche delle famiglie. Lo afferma il Codacons, commentando con preoccupazione il nuovo rialzo dell’inflazione registrato a maggio.
“Le nostre peggiori previsioni trovano purtroppo conferma nei dati Istat – spiega il presidente Carlo Rienzi – L’inflazione al 6,8%, considerata la totalità dei consumi di una famiglia, si traduce in una stangata da +2.089 euro annui per la famiglia “tipo”, e addirittura +2.713 euro annui per un nucleo con due figli”.
Una inflazione che non è omogenea sul territorio, e che penalizza in particolare alcune aree del paese – analizza il Codacons – Basti pensare al picco del Trentino Alto Adige, che a maggio registra un tasso del +9%, con una maggiore spesa che su base annua raggiunge quota +3.231 euro a nucleo residente.
“I prezzi al dettaglio, tuttavia, sono destinati a salire ancora nelle prossime settimane, come conseguenza dell’escalation dei carburanti che registrano nuovi record alla pompa – spiega Rienzi – Sulla crescita di benzina e gasolio pesano evidenti speculazioni e per tale motivo, di fronte all’immobilismo del Governo, abbiamo deciso di presentare un nuovo esposto ad Antitrust e 104 Procure della Repubblica di tutta Italia affinché indaghino sui rincari ingiustificati di benzina e gasolio”.