I lavori del Congresso Nazionale degli Ingegneri – in programma a Catania dal 26 settembre al 29 settembre – il CNI (presieduto da Angelo Domenico Perrini) – e l’Ordine etneo (presieduto da Mauro Scaccianoce) sono stati impegnati nella visita tecnica al cantiere WeBuild, prima macrofase del raddoppio della tratta ferroviaria Bicocca-Catenanuova.
Una linea lungo il collegamento Palermo-Catania, appartenente alla rete Tran-Europea di Trasporto (TEN-T), dove si è aperto il confronto sull’ampliamento dei binari, ma anche sul potenziamento e la realizzazione di alcune sottostazioni, l’adeguamento di alcune fermate e l’implementazione di strumentazioni hi-tech.
Nel pomeriggio in uno dei salotti a cielo aperto più suggestivi della città di Catania, a piazza Università, si è svolta l’iniziativa “Ingegniamoci per Catania” – organizzata dal Network Giovani Ingegneri Italiani, con i consiglieri responsabili Irene Sassetti e Domenico Condelli e con la delegata catanese Giorgia Ferlazzo – che ha visto la partecipazione di oltre sessanta giovani professionisti, provenienti da diverse regioni d’Italia, impegnati nella sensibilizzazione della comunità sui temi della sostenibilità ambientale ed economica e sulla tutela della sicurezza, con il monitoraggio e gli interventi necessari per ridurre il livello di vulnerabilità dei territori ad alto rischio sismico.
«In questa giornata precongressuale abbiamo concentrato l’attenzione dei professionisti sulle infrastrutture pubbliche che cambiano il futuro dei territori, colmando gap che la nostra terra si trascina ormai da anni – ha spiegato Mauro Scaccianoce, presidente dell’Ordine etneo, in visita con i Consiglieri Nazionali Ippolita Chiarolini e Alberto Romagnoli – abbiamo fatto un sopralluogo in uno dei più importanti cantieri in progress e abbiamo incontrato i cittadini direttamente in piazza, al centro della città di Catania, per affrontare temi e pratiche preventive a tutela della sostenibilità e della vulnerabilità dei contesti di vita quotidiana. L’influenza degli ingegneri può e deve orientare a nuovi percorsi con risvolti lungimiranti e tangibili, più sicuri e più rispettosi dell’ambiente».
Nel cantiere WeBuild si contano 17 viadotti con impalcato in acciaio e una linea di 38 chilometri, di cui 11,4 seguendo un tracciato differente da quello esistente. I lavori sono in fase di completamento, il programma accelerato prevede l’ultimazione delle opere entro settembre 2024 e l’attivazione della tratta ferroviaria a marzo 2025. Nella mattinata i professionisti sono stati coinvolti anche nella visita al nuovo viadotto ferroviario sul fiume Simeto e a quello in Contrada Vigne Vecchie.
L’iniziativa pomeridiana “Ingegniamoci per la città” ha avuto successo, attirando l’attenzione di passanti di ogni età, i giovani degli Ordini delle diverse province italiane attivi nell’iniziativa intendono replicarla con nuove tappe in diverse regioni del Paese.