FIRENZE – La battaglia contro il cancro si combatte con terapie sempre più avanzate, mirate e personalizzate, con organizzazioni di cura differenti e sempre più “prossime”, e con una gestione sicura e a “prova di rischio” dei processi di produzione degli antiblastici: questi alcuni dei messaggi centrali emersi da PharmacON2023, evento giunto alla sua quindicesima edizione e promosso da SIFO a Firenze con il coordinamento scientifico di Alessandro D’Arpino (vicepresidente della Società scientifica), Barbara Meini (Presidente del Collegio dei Probiviri e Coordinatore Comitato Unico della Redazione Editoria SIFO) e Silvano Giorgi (Caporedattore Bollettino SIFO).
La due giorni è stata seguita da oltre centodieci farmacisti ospedalieri, in gran parte under-35, a dimostrazione, ha sottolineato D’Arpino, “della grande attenzione che la nostra società pone alla formazione continua dei suoi giovani professionisti anche e soprattutto sui temi che più ci coinvolgono guardando al futuro del SSN e della professione”.
Momenti centrali di PharmacON2023 sono stati indubbiamente: l’intervento di Franco Locatelli, pioniere in Italia della ricerca sulle Car-T Cell, che ha illustrato lo stato di avanzamento della ricerca, raccontando anche della sfida “di allargare l’uso delle cellule Car-T alle neoplasie solide”; l’approfondimento sull’oncologia territoriale, dove Marcello Pani (segretario nazionale SIFO) ha illustrato lo sviluppo in corso di nuovi modelli di distribuzione di terapie oncologiche parenterali basati sulle reti “hub and spoke”; e poi l’affronto del tema del rischio connesso al lavoro quotidiano delle UFA, dove Elisabetta Rossin (coordinatrice area scientifico-culturale Oncologia di SIFO) ha sottolineato l’importanza di certificare i percorsi ad alto rischio per gli operatori, introducendo – come condiviso anche dalla sessione internazionale che ha visto la partecipazione dei vertici europei di EAHP, che proprio sul tema delle hazardous medicines ha avviato un suo gruppo di studio specifico internazionale – categorie e certificazioni necessarie per la protezione delle strutture di produzione degli antiblastici a garanzia di qualità del prodotto stesso, che Paolo Serra (componente del direttivo SIFO) e Antonia Tarantino (AOU Siena) hanno declinato puntualmente sia nei casi di UFA manuali, che nel caso di Unità a forte componente automatizzata e robotica.
Da segnalare che PharmacON2023 ha selezionato e premiato anche i migliori poster pervenuti a SIFO, studi che hanno proposto approcci e ricerche innovative nell’ambito delle infusioni modulate, dei profili di sicurezza nell’evoluzione delle terapie contro il cancro al polmone e alla mammella, di impatto economico dell’introduzione di una nuova formulazione sottocutanea contro il mieloma, e nello sviluppo di uno strumento informatico per valutare l’aderenza dei pazienti sotto cura con farmaci oncologici. Nel complesso la figura del farmacista ospedaliero è emersa nella due giorni come una figura centrale nella stewardship oncologica (come sottolineato da Maria Ernestina Faggiano, tesoriere SIFO), e che è oggi chiamata ad uno sguardo prospettico nuovo, che Barbara Meini ha indicato “come rivolto maggiormente al territorio, proprio a seguito dell’innovazione normativa che stiamo vivendo”. Un professionista – ha confermato Silvano Giorgi – che non si tira mai indietro nei confronti della necessità di confrontarsi con le altre discipline dell’oncologia e con l’organizzazione sanitaria per essere in grado di offrire risposte puntuali e concrete sull’intero rapporto del paziente con la sua terapia. Un ciclo di vita che Daniela Scala (coordinatrice area scientifica Counseling-SIFO) e Alberto Costantini (direttore UOC Farmacia ospedaliera, ASL Pescara) hanno documentato anche in termini di aderenza, utilizzando i contenuti del counseling e della digital health come strumenti di effettiva compliance.
All’evento di chiusura di PharmacON hanno partecipato Arturo Cavaliere (presidente SIFO), Antonio d’Urso (DG dell’Azienda USL Toscana Sud Est), Francesca Futura Bernardi (Direzione del farmaco, Regione Campania) e Simone Collatina (presidente Italian Biosimilar Group, Egualia) per un confronto su come il rinnovamento del SSN – anche alla luce del DM70, del DM77 e del PNRR – possa avvenire in termini di innovazione, sostenibilità ed equità. In particolare Cavaliere ha sottolineato il contributo anche strategico che sta offrendo SIFO alla riflessione complessiva di politica sanitaria, mettendo a disposizione riflessioni che riguardano la distribuzione del farmaco (dal documento congiunto con FOFI, Federfarma e Assofarm su DPC e DD al progetto Home Delivery) come anche suggerimenti diretti a migliorare la programmazione nazionale e regionale.
“Anche con PharmacON2023 SIFO intende confermare la sua attenzione al mondo dell’onco-ematologia, che rimane l’ambito trainante anche in termini di ricerca scientifica”, sono le parole finali di Alessandro D’Arpino, “I farmacisti ospedalieri sono impegnati costantemente a fare da raccordo tra tutti i protagonisti del sistema delle cure ed il successo di questa edizione nazionale del nostro PharmacON ci conferma nell’importanza di continuare anche nel futuro ad essere protagonisti, anche ampliando il novero multidisciplinare dei relatori coinvolti e puntando a un sempre maggior coinvolgimento dei nostri colleghi più giovani. L’appuntamento è sicuramente all’edizione 2024, sapendo di aver seminato quest’anno un’attenzione nazionale utile ad un percorso che intendiamo proseguire nel tempo”.