Si è insediato a Palazzo d’Orleans, durante un incontro coordinato dal presidente della Regione Nello Musumeci, il Comitato scientifico per l’elaborazione del Piano strategico Sicilia 2030. Il gruppo di lavoro, costituito con decreto dell’assessore all’Economia Gaetano Armao, dovrà redigere lo schema di Piano strategico pluriennale di sviluppo della Sicilia, così come previsto nel Documento di economia e finanza regionale 2019-2021.
«La politica – sottolinea il presidente della Regione Musumeci – deve recuperare il ruolo della programmazione, della gestione integrata delle risorse regionali, nazionali ed europee per preparare il futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti. Dobbiamo essere capaci di guardare oltre l’immediato, con una visione ampia e articolata».
Il documento servirà a delineare le traiettorie di progresso per l’Isola e le grandi dorsali dello sviluppo e delle dinamiche geo-economiche mediterranee. Nell’elaborazione dovranno essere tenuti in conto tre elementi fondamentali: il capitale umano, che rappresenta il fattore essenziale per affrontare le sfide del futuro mercato del lavoro; l’ammodernamento delle infrastrutture e la digitalizzazione delle interconnessioni, asse centrale dell’Agenda digitale siciliana e della Pubblica amministrazione; la necessità di un massiccio investimento in agricoltura, pesca, turismo, valorizzazione del patrimonio culturale, industria innovativa, sostenibilità e green-economy per creare valore e lavoro.
Sette le aree tematiche nelle quali il Piano dovrà essere articolato: Autonomia, Economia, Pianificazione territoriale e trasporti, Servizi a supporto di sviluppo e crescita, Servizi sociali ai cittadini, Politiche ambientali, Cultura, formazione e sport.
«La Sicilia – aggiunge l’assessore Armao – deve riacquistare uno sguardo lungo. I siciliani chiedono di potere sperare in una ripresa economica. È necessario quindi avere un approccio strategico che consenta di programmare oltre il limitato raggio di azione dei documenti finanziari (tre anni) e della Programmazione europea (sette anni). Rispetto alle svolte epocali dell’economia, del digitale, dell’emigrazione e delle dinamiche dei trasporti europei ed intercontinentali occorre individuare misure e adottare soluzioni che consentano alla Sicilia di essere protagonista dei nuovi scenari del prossimo ventennio».
Il Comitato – che sarà coordinato da Giancarlo Migliorisi, capo di gabinetto vicario dell’assessore regionale per l’Economia – opererà a titolo gratuito ed è formato da: Carlo Amenta, Giuseppe Barbera, Ignazio Buttitta, Maurizio Carta, Paolo Inglese e Antonio Purpura, docenti dell’Università di Palermo; Maurizio Caserta, Rosario Faraci e Fabrizio Tigano dell’Univesità di Catania; Pietro Busetta, presidente della Fondazione Curella; Dario Corona, amministratore di società; Giovanbattista Dagnino dell’Università Lumsa di Palermo; Alessandro Morselli dell’Università di Roma Unitelma- Sapienza; Giovanni Tesoriere dell’Università degli studi Kore di Enna; Francesco Salinitro, urbanista; Giuseppe Nobile, dirigente dell’Ufficio statistica dell’assessorato all’Economia.