Le interstiziopatie polmonari sono malattie rare dell’apparato respiratorio, a complessa gestione. La prevalenza della sola Fibrosi Polmonare Idiopatica (IPF) in Italia è di circa 15.000 pazienti. I centri dedicati alla cura di questa patologia in Italia sono 107, di cui 30 segue circa il 70% dei pazienti, con carico di lavoro oneroso e gravoso. L’approccio alla gestione di questi pazienti da parte delle Regioni è sempre più quello a rete regionale con sistemi ‘Hub & Spoke’. I Centri regionali sono gravati spesso da liste d’attesa di 6-8 mesi e per questo sarebbe necessario un ammodernamento del modello organizzativo a gestione multidisciplinare.
Oggi, alcune di queste patologie sono state riconosciute nei LEA, ed è importante che sia garantita uniformità di accesso alle cure sul territorio Nazionale a tutti i pazienti. Con l’obiettivo di far confrontare tutti gli stakeholders a livello regionale impegnati nella cura di questa patologia, per implementare modelli gestionali e organizzativi, con al centro il paziente, Motore Sanità ha organizzato il webinar ‘INTERSTIZIOPATIE POLMONARI: FOCUS PIEMONTE’, settimo di 9 appuntamenti a livello regionale, realizzati grazie al contributo incondizionato di Boehringer Ingelheim.
“Le malattie interstiziali del polmone sono un gruppo eterogeneo di malattie alcune ad esclusivo interessamento polmonare, quale la Fibrosi Polmonare Idiopatica (IPF) altre in cui il polmone è solo uno degli organi bersaglio di una patologia sistemica, quale l’interessamento polmonare in corso di sclerodermia. In genere sono malattie che possono provocare danni irreversibili alla struttura del polmone alterandone progressivamente la funzione, causando talvolta una ridotta sopravvivenza del soggetto colpito e frequentemente un peggioramento della qualità di vita. Accanto a forme più frequenti nel gruppo delle interstiziopatie polmonari sono comprese molte patologie che per le loro caratteristiche epidemiologiche sono incluse tra le patologie rare. I principali problemi collegati alla gestione dei pazienti affetti da malattie interstiziali diffuse del polmone sono rappresentati dalla complessità diagnostica e dalla necessità di impostazione di una corretta terapia nei diversi momenti della loro evoluzione.
Per quanto riguarda la diagnosi è fondamentale un approccio multidisciplinare; per quanto concerne il trattamento è indispensabile l’intervento di centri esperti in grado di gestire sia il corretto uso di farmaci sia trattamenti quali, nelle forme avanzate o in quelle non responsive al trattamento farmacologico, il trapianto di polmone. Una profonda conoscenza della patologia è fondamentale per una corretta gestione clinica così come è indispensabile un’organizzazione integrata del care nel contesto di una rete assistenziale volta a ottimizzare l’impiego di risorse del Sistema Sanitario. Le parole chiave sono: conoscere, informare, organizzare”, ha detto Carlo Albera, Direttore Pneumologia AOU Città della Salute e della Scienza, Torino.
“I nuovi modelli sanitari prevedono in modo sempre più marcato un approccio per processi. L’integrazione multidisciplinare e multiprofessionale diventa l’ambito di azione imprescindibile. In tale contesto è anche necessario inserire elementi di semplificazione, per creare una organizzazione lean”, ha dichiarato Franco Ripa, Responsabile Programmazione dei Servizi Sanitari e Socio-Sanitari, Regione Piemonte.