I dati Istat sui consumi delle famiglie nel 2022 sono per Assoutenti “allarmanti”, soprattutto se si analizza l’andamento della spesa per beni primari come gli alimentari.
Quasi un terzo degli italiani (il 29,5% delle famiglie) ha tagliato gli acquisti di cibo rispetto all’anno precedente, percentuale che sale al 33,3% se si considerano le bevande – spiega Assoutenti – A fronte di una crescita dei prezzi nel comparto alimentare del +9,3%, la spesa delle famiglie per tali prodotti è aumentata solo del 3,3%. L’ennesima dimostrazione di come i rincari dei listini al dettaglio impattino sulle spese delle famiglie, rivoluzionando le abitudini degli italiani e costringendoli a rinunciare anche a beni indispensabili come il cibo.
“La situazione purtroppo non sembra migliorare nel 2023 – afferma il presidente Furio Truzzi – Gli ultimi dati Istat sulle vendite al dettaglio attestano una crescita in valore del +2,4% a fronte di un calo in volume del -4,1%, con un taglio della spesa che, solo per gli alimentari e al netto dell’inflazione, supera i 6 miliardi di euro in Italia. Le prospettive per i prossimi mesi non sono affatto rosee, e per questo sollecitiamo ancora una volta il Governo ad adottare misure concrete per ottenere una rapida discesa dei prezzi al dettaglio in Italia” – conclude Truzzi.