Le giovani generazioni non possono pagare ancora il prezzo più alto di ogni crisi. I dati diffusi, in questi giorni, dall’Istat sulla disoccupazione giovanile fotografano una situazione drammatica con un aumento sempre più preoccupante dei giovani inattivi dopo il lockdown. E il quadro peggiora per i giovani che già prima dell’emergenza sanitaria non avevano un lavoro e che, ancora oggi, non riescono a intravedere prospettive per la loro realizzazione, a dimostrazione del fatto che ancora una volta dovranno subire le conseguenze peggiori della crisi socio-economica in corso. Per questo, sono necessarie azioni e strategie per invertire la tendenza e garantire prospettive sostenibili promuovendo la loro formazione professionale, lo sviluppo e la valorizzazione delle loro capacità e competenze anche imprenditoriali.
Così Maria Cristina Rosaria Pisani, Presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani.
“Sono certamente da apprezzare – ha aggiunto Pisani – le recenti decisioni assunte dalla Commissione europea che con il pacchetto ‘Bridge to jobs’ incrementa Garanzia Giovani estendendo il programma anche alle fasce di giovani maggiormente a rischio di esclusione sociale. Tuttavia, riteniamo ancora frammentarie le misure introdotte sino ad oggi per contrastare il divario generazionale. C’è bisogno di una strategia condivisa che abbia efficacia già nel breve e medio periodo. Occorrono interventi strutturali e non legati soltanto all’emergenza in corso”.