I segnali di ripresa dell’economia internazionale appaiono episodici e nel complesso i dati hanno segnalato tendenze meno positive rispetto alle attese, sia nei paesi emergenti sia in quelli avanzati.
Le previsioni per l’area dell’euro indicano un possibile rallentamento nel secondo trimestre.
L’economia italiana appare caratterizzata dal proseguimento della fase di debolezza dei ritmi produttivi associata però a miglioramenti sul mercato del lavoro e del potere d’acquisto delle famiglie.
Ad aprile, l’indice della produzione industriale ha segnato una diminuzione, per il secondo mese consecutivo, interrompendo la tendenza positiva evidenziata nei primi mesi dell’anno.
A maggio, è proseguito l’aumento del numero di occupati in presenza di una forte riduzio-ne del tasso di disoccupazione.
L’inflazione italiana si mantiene su tassi moderati e inferiori a quelli dell’eurozona, con un differenziale significativamente più ampio per la componente core.
A giugno, l’indice del clima di fiducia dei consumatori ha mostrato una diminuzione significativa diffusa a tutte le sue componenti e anche la fiducia delle imprese ha registrato un peggioramento. L’indicatore anticipatore conferma uno scenario a breve termine caratterizzato dalla debolezza dei livelli produttivi.