L’Istat stima una diminuzione dello 0,5% in valore e dello 0,7% in volume rispetto a giugno, mentre sullo stesso mese dell 2018 c’è un aumento del 2,6% in valore e del 2,8% in volume.
A luglio 2019 l’Istat stima, per le vendite al dettaglio, una diminuzione congiunturale dello 0,5% in valore e dello 0,7% in volume. Sono in flessione sia le vendite dei beni alimentari (-0,1% in valore e -0,5% in volume) sia quelle dei beni non alimentari (-0,7% in valore e in volume). Su base annua, c’è un aumento del 2,6% in valore e del 2,8% in volume. In crescita sia le vendite dei beni alimentari (+3,2% in valore e +2,4% in volume), sia quelle dei beni non alimentari (+2,1% in valore e +3,1% in volume).
Per quanto riguarda le vendite dei beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali positive per tutti i gruppi di prodotti. Gli aumenti maggiori riguardano Dotazioni per l’informatica, telecomunicazioni, telefonia (+6,4%) e Calzature, articoli in cuoio e da viaggio (+6,1%). Rispetto a luglio 2018, il valore delle vendite al dettaglio aumenta del 3,3% per la grande distribuzione, e dello 0,9% per le imprese operanti su piccole superfici. In forte crescita il commercio elettronico (+23,2%).
Nel trimestre maggio-luglio 2019, rispetto al trimestre precedente, le vendite aumentano dello 0,5% sia in valore sia in volume. Sono in aumento sia le vendite dei beni alimentari (+0,7% in valore e +0,5% in volume) sia quelle dei prodotti non alimentari (+0,3% in valore e +0,4% in volume). “La contenuta flessione congiunturale di luglio – è il commento dell’Istat – segue il più ampio incremento registrato a giugno 2019. A luglio 2019, la crescita tendenziale del valore delle vendite al dettaglio è in accelerazione rispetto a quella registrata nel mese precedente e risulta diffusa a tutte le classi dimensionali d’impresa.
Peraltro, la crescita è più intensa per le imprese di maggiore dimensione (con almeno 50 addetti), che mostrano un incremento del 4,3%. Un aumento più contenuto caratterizza, invece, sia le imprese fino a 5 addetti (+0,9%), sia quelle da 6 a 49 addetti (+1%). Se consideriamo la dinamica tendenziale del valore delle vendite da inizio anno, la crescita interessa solo le grandi imprese (+2,2%), che includono anche le principali piattaforme digitali, mentre per le altre si registrano flessioni di diversa intensità (-1,2% per le imprese fino a 5 addetti e -0,1% per quelle da 6 a 49 addetti)”.