La condizione nelle carceri dopo l’emergenza Covid

Gli oltre due anni trascorsi hanno segnato duramente la vita di tutti. Una condizione che, come abbiamo avuto modo di raccontare, è stata particolarmente difficile per chi ha vissuto questo periodo dentro le carceri. A distanza di alcuni mesi, quale sia la situazione nelle carceri italiane ed europee nella fase post pandemica è una domanda che rimane sottotraccia nel dibattito pubblico.

54.771
i detenuti in Italia a maggio di quest’anno, un dato in crescita rispetto ai mesi scorsi.
Attraverso i dati disponibili, raccolti dalle istituzioni pubbliche e anche dalle associazioni attive sul tema, abbiamo provato ad approfondire meglio la questione, concentrandoci su 3 aspetti, anche in confronto agli altri paesi Ue. In primo luogo la questione del sovraffollamento, che sembra tornare centrale con la fine dell’emergenza. In secondo luogo, le morti in carcere, in particolare i casi di suicidio. Un problema da non sottovalutare visto l’impatto della crisi pandemica sulle condizioni dei carcerati e anche dal punto di vista della salute mentale. Infine, il ruolo della formazione e del lavoro per favorire il reinserimento. E adempiere a quella che – come a volte si tende a dimenticare – dovrebbe essere la missione costituzionale degli istituti di pena.
Openpolis