Durante la terapia oncologica, il corpo cambia, aggredito dai farmaci. Il paziente desidera camuffare i danneggiamenti a cute, peli e capelli, per restituire una buona immagine di se stesso allo specchio.
Curare il proprio corpo è importante sia a livello psicologico, che a livello sociale e relazionale.
Come ci spiega la dott.ssa Maria Virginia Zoffoli, oncologo e medico estetico: “C’è sempre più richiesta da parte dei pazienti oncologici di sottoporsi a cure estetiche che vadano a limitare le tossicità cutanee poiché tutto questo va poi a modificare positivamente l’aspetto più intimo e profondo infondendo fiducia e coraggio nell’affrontare l’impegnativo percorso terapeutico. Sono oramai numerosi gli studi che evidenziano la correlazione tra riduzione dello stato depressivo ed aumento della sopravvivenza e miglioramento della qualità della vita. Gli effetti benefici delle emozioni “leggere” (gioia, entusiasmo, passionalità, i sentimenti di tenerezza amore etc) sono affiancati da altrettanti benefici cambiamenti anche a livello biologico come ad esempio sul sistema immunitario con conseguente potenziamento della resilienza del paziente stesso. Da tutto questo è nata la volontà di un open day dedicato all’estetica e alla bellezza per accompagnare il malato oncologico in un approccio multidisciplinare integrato con figure professionali specialistiche quali l’oncologo, il radioterapista, il medico estetico, il dermatologo, lo psiconcologo e l’onco-estetista.”
L’incontro è aperto a tutti.
Il team di professioniste va dalle oncologhe e medico estetico, alle dermatologhe, psicologhe ed estetiste.
Ogni parola, ogni gesto positivo è luce calda e avvolgente e aiuta il paziente a sconfiggere le ombre scure del tumore.