LA POLIZIA DI STATO INSIEME AI GIOVANI E ALLE ASSOCIAZIONI DEL TERRITORIO PER PREVENIRE E CONTRASTARE LA VIOLENZA DI GENERE PARTENDO DAI GIOVANI

Nell’ambito della campagna permanente contro la violenza di genere QUESTO NON E’ AMORE…, la Polizia di Stato della Questura di Monza e della Brianza ha organizzato presso il Teatro Binario 7, a Monza, un incontro con gli studenti delle scuole superiori della provincia di Monza e della Brianza, per ascoltare ed assistere alle riflessioni fatte da loro proprio sulla tematica, percheé solo partendo dai ragazzi e dalle ragazze sarà possibile quella rivoluzione culturale necessaria ad abbattere la violenza di genere. Sono intervenuti il Questore di Monza e della Brianza ed il Sindaco di Monza, il Prefetto, i rappresentanti delle forze dell’ordine, l’assessora Andreina Fumagalli, i rappresentati della rete antiviolenza, i ragazzi e ragazze di cinque istituti superiori della provincia e le atlete dell’Accademia Internazionale di Ginnastica Ritmica. 

La mattinata, dopo i saluti istituzionali, è iniziata con l’Inno Nazionale eseguito da un quintetto d’archi degli studenti del Liceo Musicale Zucchi, per poi proseguire con un’esibizione delle giovani dell’Accademia Internazionale di Ginnastica Ritmica – Casa delle Farfalle di Desio, e in particolare le atlete della Nazionale di Ritmica, tra cui l’atleta delle Fiamme Oro della Polizia di Stato Alessia Russo, hanno concluso con un emozionante messaggio video sui valori dello sport, direttamente dalle Olimpiadi di Parigi.

Si sono susseguiti sul palco i ragazzi dell’Istituto Statale Mosè Bianchi di Monza, presentano un’originale riflessione sul tema della relazione tossica attraverso la proiezione di disegni e video, e letture di brani significativi. Poi di nuovo il quintetto d’archi Camille del Liceo Musicale Zucchi di Monza, con una composizione originale del violoncellista Joshua Demaio, preparata appositamente per questa iniziativa, ispirata al senso di disagio che abita il cuore e l’anima di una persona maltrattata, che tuttavia può stemperarsi nel sollievo suscitato dalla vicinanza ed il supporto di una persona, o financo un’istituzione, amica.

Il Liceo Scientifico Hensemberger di Monza ha condotto la sua riflessione attraverso lo spettacolo teatrale “Viaggio Stellare” ispirato alla Divina Commedia: infatti, fra i 364 personaggi presenti nei cantici della Divina Commedia, solo 40 sono donne e fra queste ad appena cinque e’ concesso di parlare: Francesca da Rimini nell’Inferno, Pia dei Tolomei e Sapia nel Purgatorio, Piccarda Donati e Cunizza da Romano nel Paradiso, oltre Beatrice. La maggioranza delle figure femminili sono caratterizzate dall’assenza di parole, sono donne prive di voce e spazio per esprimere sé stesse e i loro pensieri, le motivazioni interne delle loro colpe o meriti. Allora gli studenti hanno scelto di dare voce a tre di queste donne: Francesca da Rimini, Pia dei Tolomei e Piccarda Donati, donne vittime di violenza.

Gli studenti del Liceo Artistico Statale Modigliani di Giussano hanno articolato il loro contributo in due momenti: prima una riflessione della classe 4^ G Grafica sulla violenza degli uomini sulle donne di natura fisica, psicologica e sociale ispirata dal libro “Oliva Denaro” di Viola Ardone e, a seguire, un lavoro della classe 4^ M Design Arredamento e Legno con l’illustrazione di un progetto, originale, di uno spazio di verbalizzazione, ascolto e condivisione sul tema, composto da tre sedute, dalle forme fortemente simboliche (bocca, orecchio e cuore), per rappresentare, in modo plastico, l’esistenza di una via di uscita a portata di mano, attraverso la parola, la comunicazione, l’ascolto ed il sentire con il cuore.

Ancora un momento musicale ha accompagnato l’eterogenea e creativa riflessione sulla tematica della giornata: il quintetto d’archi del Liceo Musicale Zucchi di Monza ha eseguito la “Paragon Rag” di S. Joplin, con la quale le note profuse hanno inteso diffondere il messaggio della serenità e del divertimento possibili nel momento della liberazione dalla sopraffazione e dal peso di una situazione difficile.

Hanno concluso i ragazzi dell’Istituto Superiore Meroni di Lissone che, in modo originale, hanno invitato a riflettere sulla brutalità del silenzio che avvolge molte donne come in una prigione fatta di paure, isolamento e sofferenza, che può essere scardinata solo dalla consapevolezza di non essere sole e di poter superare il silenzio della violenza con il fragore della condivisione e della partecipazione.

La giornata si è conclusa ponendo a cornice della voce dei giovani i consigli e gli strumenti che l’ordinamento prevede a tutela delle vittime di violenza, come l’ammonimento del Questore, che sono stati illustrati dal Dirigente della Polizia di Stato della Divisione Anticrimine della Questura di Monza e della Brianza e dalla referente della Rete Artemide.