“Perché la vertenza trovi uno sbocco utile per tutti è necessario che riparta davvero il confronto tra le parti. Che l’azienda faccia uno sforzo in termini di corresponsione delle retribuzioni arretrate. E che anche la Regione batta un colpo”
“Ci spiace tanto, da siciliani e da lettori, che la vicenda del quotidiano La Sicilia non riesca a trovare una via d’uscita che soddisfi le esigenze e gli interessi di tutti. Noi, in ogni caso, siamo a fianco dei lavoratori e della redazione che lottano per il posto di lavoro. Per la retribuzione del lavoro. E per dare un futuro all’azienda”. A scriverlo la Cisl Sicilia in una nota firmata dal segretario Sebastiano Cappuccio, all’indomani dell’assemblea di redazione che ha affidato al Cdr del giornale un pacchetto di cinque giornate di sciopero.
“L’Isola – sostiene il sindacato – non può permettersi il lusso di buttare alle ortiche una storia lunga 75 anni. Né può aspettare che si spenga per consunzione. Ma perché la vertenza trovi uno sbocco utile per tutti, è necessario che riparta davvero il confronto tra le parti. E ovviamente, è necessario che l’azienda faccia uno sforzo in termini di corresponsione delle retribuzioni arretrate, per restituire serenità a lavoratori, giornalisti e collaboratori”.
Ma per il sindacato, è altrettanto necessario che anche la Regione batta un colpo. “Agevoli la soluzione della vicenda anche sostenendo concretamente nell’Isola, come più volte annunciato, la libertà di stampa e il pluralismo delle voci editoriali vecchie e nuove”. “Il tessuto democratico per un verso, la crescita economica e civile per un altro, hanno bisogno – rimarca la Cisl – di un mercato editoriale forte, che possa, liberamente e serenamente, dare voce a tutte le ansie, le attese e le rivendicazioni della società”.