“Assurdo che nessuna banca abbia pagato la tassa sugli extraprofitti. Il governo con questo decreto flop ha fatto una retromarcia: di giorno ha detto una cosa, di notte ha emesso una nota per cui si dava possibilità alle banche di non pagare, destinando alla propria patrimonializzazione una cifra pari a due volte e mezzo la tassa”. Lo ha affermato Enrico Gei, trader, analista finanziario e formatore, intervenuto a “Next Economy”, programma condotto dal vicedirettore editoriale Manuela Donghi su Radio Giornale Radio.
“Neppure il Monte dei Paschi di Siena, banca salvata dallo Stato e controllata al 64% dal Tesoro, ha pagato questa imposta – ha aggiunto Gei –. A livello di immagine, se avesse deciso di pagare, MPS ne avrebbe guadagnato tantissimo: sarebbe stata l’unica banca a farlo, un segnale bellissimo, di pulizia e trasparenza, verso i cittadini. Se in Italia comandano le banche? Assolutamente sì, e nessuno può fare nulla. La politica dovrebbe sovraintendere alla finanza, ma non mi sembra che sia così”.