PACHINO (SR) – La marcia che ricalca il percorso delle truppe canadesi durante l’Operazione Husky, è iniziata: porterà i partecipanti del primo Wrap (Walking for Remembrance & Peace), fino ad Adrano, lungo un tragitto intervallato da manifestazioni e commemorazioni nei diversi luoghi dove avvennero scontri e contatti durante l’avanzata del 1943. Sembra di tornare indietro a ottant’anni fa, parecchi di questi canadesi – uomini e donne, militari e non – hanno raccolto il ricordo dei genitori che sbarcarono su una costa sconosciuta, e furono investiti da un sole cocente che ricorda molto quello di questi giorni.
Dopo le prime commemorazioni alla spiaggia Funni i varchi – fuori Pachino, dove sono stati posti i paletti bianchi (markers), primi di una lunga serie in ricordo dei caduti di ogni schieramento e paese – lunedì il gruppo si è spostato a Marzamemi dove i sindaci di Pachino, Carmela Petralito e di Modica, Maria Monisteri, al fianco del generale di divisione Maurizio Angelo Scardino, comandante dell’Esercito in Sicilia, e di Steve Gregory, creatore del “cammino”, hanno scoperto una lapide e ricordato il sottotenente modicano Vincenzo Barone, medaglia d’oro al valor militare, che morì il 10 luglio 1943 sulla spiaggia di Marzamemi dove tentava di contrastare l’approdo delle truppe alleate.
La sera, la prima tappa della marcia e l’entrata (molto scenografica) a Pachino, per la commemorazione di tutti i caduti: sono state deposte quattro corone di fiori dai rappresentanti di Italia, Canada, Gran Bretagna e Stati Uniti. Era presente l’ambasciatrice canadese in Italia, Elissa Ann Golberg che ha voluto sottolineare l’importanza della memoria e della storia tra i giovani che non la conoscono. “Se non sanno, non possono evitare che tutto questo succeda di nuovo. E basta gettare uno sguardo in Europa, per comprendere quanto tutto questo si possa ripetere troppo facilmente” ha detto l’ambasciatrice.
Lasciata Pachino, si riprende il percorso: e la memoria ritorna a quei primissimi giorni dello Sbarco. La II Brigata canadese, con il supporto di alcuni carri armati del Three Rivers Regiment, avanzò verso Ispica, con frequenti scontri con le truppe italiane che furono travolte, caddero diversi militari della Guardia di Finanza nella postazione 56 di Castelluzzo, e 38 soldati del Carleton and York Regiment canadese. Ispica capitolò il 10 luglio nel tardo pomeriggio: ieri la commemorazione prima a Porto Ulisse, poi a Rosolini dove la fanfara ha intonato gli inni nazionali italiano, canadese e inglese, e si è esibita la Corale Libere Armonie.
La marcia proseguirà nei prossimi giorni toccando Modica, Vizzini e, domenica, entrerà nel tardo pomeriggio a Caltagirone dove è previsto un grande evento per ricordare l’unica città che fu coinvolta in tutti e tre i percorsi – americano, inglese e canadese – delle truppe alleate. “Caltagirone, Embracing Peace”, una domenica all’insegna della pace e dell’inclusione multiculturale sarà una manifestazione in cui saranno presenti i rappresentanti dei diversi Paesi che parteciparono all’Operazione Husky. Alle 21.30 è prevista l’accensione della Scala di Santa Maria del Monte del gruppo in marcia.