Mentre il numero dei contagi da Covid 19 impenna e vengono chiesti loro ulteriori sacrifici, gli “eroi” della sanità milanese si domandano che fine abbia fatto la tanto promessa e sbandierata “quota di premialità aggiuntiva” una tantum per chi ha prestato servizio nella rianimazione di Fiera Milano dal 14 gennaio al 1 marzo 2022.
Regione Lombardia, interpellata, dà la stessa risposta da troppo: “abbiamo inviato una circolare alle aziende; aspettiamo i dati dalle aziende”. A Fials risulta però che le aziende abbiano inviato quanto necessario.
L’ospedale in Fiera, per quanto d’eccellenza, non è mai stato un nosocomio a tutti gli effetti, pertanto chi ci ha lavorato ha subito una serie di disagi che non possono essere dimenticati. Il personale è stato trasferito in modo coatto dal proprio posto di lavoro per prestare servizio a pazienti critici, in condizioni emergenziali. Diverse le aziende sanitarie coinvolte, prima fra tutte il Policlinico di Milano, da sempre coordinatore del servizio.
Proprio per via della straordinarietà dei fatti Regione Lombardia aveva promesso l’erogazione della quota garantita nella nota di protocollo G1.2021.0071779 del 28/12/2021 in cui si richiamava l’applicazione degli accordi precedenti.
Allo stesso modo, nonostante alcuni reparti di alcune aziende ospedaliere non abbiano mai smesso in questi mesi di avere la pressione di questa pandemia, nulla è stato fatto per garantire l’indennità di malattie infettive a questi lavoratori.
L’indennità per malattie infettive, che chiaramente in pandemia è stata estesa a tutti i lavoratori che hanno gestito il Covid, per troppi di noi è poi un miraggio. Regione l’ha finanziata solo per il 2020. Ad oggi l’indennità dipende quindi dal buon cuore delle Direzioni, ovvero dai loro fondi aziendali. Chi ha potuto (e voluto!) ha dato fondo a quest’ultimi. Altri non hanno elargito un centesimo. Il solito gioco delle risorse per cui alla fine a mani vuote rimane sempre chi lavora. Serve dire che è vergognoso?
Mimma Sternativo, segretario Fials Milano area metropolitana: “E’ grazie ai tanti medici, infermieri oss e tecnici di radiologia che la terapia intensiva di Fiera Milano ha rappresentato il simbolo della capacità di reagire di Milano. Peccato il sacrificio di questi lavoratori, dopo i tanti grazie, sia caduto nel dimenticatoio”.
Roberto Gentile, segretario Regione Lombardia Fials: “E’ a dir poco deludente dover constatare che, ancora ad oggi, Regione Lombardia non abbia assegnato alle aziende sanitarie la totalità delle risorse vincolate all’emergenza Covid, integrative dei fondi aziendali e utilizzati dagli ospedali lombardi per la remunerazione delle indennità Covid. Per non parlare dei lavoratori destinati all’ospedale in Fiera dimenticati. Regione il 5.11.2020 ha stretto degli accordi, Fials è pronta ad ogni azione utile affinché gli impegni assunti da parte datoriale siano totalmente onorati”.