
Vogliamo fermare chi maltratta gli animali, contrastare le crudeltà degli allevamenti intensivi, batterci contro i traffici illeciti e il bracconaggio. Lotta con noi…
L’umanità sta consumando le risorse del Pianeta ad un ritmo folle e insostenibile. La transizione ecologica non è un opzione, ma l’unica strada da seguire in ogni sua declinazione. Siamo di fronte ad un cambio di passo epocale. Tra le grandi sfide culturali che ci attendono si fa strada la relazione tra la nostra specie e tutte le altre specie animali. Crediamo sia urgente una riflessione collettiva e partecipata per superare modelli mentali errati e obsoleti: è ora di guardare con occhi nuovi gli altri esseri senzienti non umani.
Da sempre ci affidiamo alle verità della scienza, che sta alla base di tutte le nostre azioni, e alla difesa dei principi fondamentali della Costituzione.
Gli animali non sono cose ma esseri senzienti
L’incremento delle conoscenze scientifiche in campo ecologico, etologico e delle neuroscienze sulle altre specie animali, ci mettono di fronte ad una questione etica non più rimandabile. L’uomo non è al vertice della natura. La “Dichiarazione di Cambridge sulla coscienza” del 2012, rafforzata e ampliata nel 2024 dalla “Dichiarazione di New York sulla Coscienza Animale” e sottoscritta ad oggi da oltre 480 studiosi, confermano quanto l’opinione comune aveva da tempo intuito empiricamente: tutte le altre specie animali sono esseri senzienti e molte di esse sono in grado di avere coscienza delle proprie e altrui emozioni.
Ciò implica un ribaltamento di convinzioni profonde e un abbandono del comfort psicologico del “primato umano” non semplici da affrontare sia a livello sociale che individuale. Un passo però che riteniamo necessario per affrontare le sfide globali in modo sostenibile e rispettoso del pianeta e degli altri esseri viventi.
Nel 1986 Konrad Lorenz, etologo di fama mondiale, dichiarò: “ Sono pienamente convinto che gli animali hanno una coscienza. L’uomo non è il solo ad avere una vita interiore soggettiva, ma è troppo presuntuoso. Il fatto che gli animali abbiano una coscienza “solleva dei problemi”. Forse l’uomo ha paura, perché riconoscendo una vita interiore agli animali sarebbe costretto a inorridire per il modo in cui li tratta”.
Animali sotto attacco
La tutela degli animali è attualmente riconosciuta dalla Costituzione italiana come un valore da tutelare ed un interesse pubblico. Per passare dalla teoria alla pratica c’è ancora molta strada da fare. Ogni anno in Italia, milioni di animali soffrono a causa di attività umane, ricreative ed economiche, lecite e illecite, che generano violenze e sofferenze evitabili.
Le specie selvatiche, anche se protette e a rischio di estinzione, non ricevono un’adeguata tutela penale contro bracconaggio e traffici illeciti: ogni anno oltre 1 milione di animali selvatici vengono catturati, venduti e condannati alla vita in cattività
Tra gli oltre 60 milioni di animali da compagnia, ogni anno circa 1 milione tra cani, gatti, cavalli, uccelli, rettili e conigli subiscono abbandono, maltrattamenti, violenze o sono coinvolti in traffici illeciti.
Più di 50 milioni di animali, tra cui conigli, scrofe, galline, quaglie e vitelli, vivono in gabbie per tutta la loro vita, privati della possibilità di esprimere i loro comportamenti naturali. Gli allevamenti intensivi contribuiscono al 14,5% delle emissioni globali di gas serra, aggravando la crisi climatica. Inoltre, la densità elevata di animali geneticamente omogenei favorisce la diffusione di malattie e richiede l’uso massiccio di antibiotici.
Entra in azione con noi!
In attesa di un profondo cambiamento sociale, dobbiamo fermare chi maltratta gli animali, contrastare le crudeltà degli allevamenti intensivi, batterci contro i traffici illeciti.
Preservare l’ambiente significa tutelare gli animali e la biodiversità dai pericoli e l’agire umano, che ogni giorno li minacciano: una sfida che non ci spaventa.
Firma la petizione