Si è aperto a Latina il XVII congresso nazionale di Arcigay. Gabriele Piazzoni, segretario generale, nella sua relazione ha sottolineato che “Arcigay con i suoi 73 presidi territoriali in tutta Italia è il collante che tiene assieme un Paese che si muove a velocità diverse, con poche luci e tante ombre.
Noi oggi non siamo turisti a Latina, noi oggi a Latina celebriamo uno dei nostri presidi di frontiera, nati tra le difficoltà e chiamati a dialogare in contesti a volte ostili. Ma Arcigay c’è e questo è importante per noi, vitale per le persone lgbti+. Qui come in tutto il resto del Paese”. “Il nostro Paese – ha poi aggiunto, riferendosi alle vicende degli sbarchi di migranti negli ultimi giorni – oggi, parla una lingua strana: in queste ore, in questi giorni, abbiamo appreso perfino il concetto abominevole di “carico residuo”. Abbiamo visto l’essere umano trattato come un container, di quelli che si trovano nei porti. Per le persone che usano questo linguaggio – lo voglio esplicitare – anche noi, con ogni probabilità – siamo carico residuo.
E in ogni caso, dentro o fuori questo cerchio terribile, la cultura di cui queste parole sono spia è la prima cosa che dobbiamo combattere. Non siamo inermi come i container, questo governo se ne dovrà accorgere. I carichi residui da qui promettono battaglia”. Al congresso hanno portato il loro saluto il direttore di Unar, Mattia Peradotto, gli onorevoli Nicola Fratoianni (Si), Giuseppe Conte (M5S), Brando Benifei (S&D), Massimo Smeriglio (S&D), Alessandro Zan (Pd), la senatrice Alessandra Maiorino (M5S), il senatore Benedetto della Vedova, l’ex senatrice Barbara Masini (Azione), i portavoce di Possibile, Gianmarco Capogna, e Fabrizio Marrazzo del Partito Gay. Sono intervenuti inoltre i portavoce di associazioni, centri antiviolenza e sindacati. I lavori del congresso proseguiranno fino a domenica, giornata in cui verranno elette le nuove cariche sociali. Tutte le info su www.arcigay,it