Apprendiamo dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni che la Guardia costiera libica la scorsa notte ha intercettato e riportato a Tripoli 81 rifugiati e migranti che tentavano di raggiungere l’Europa.
Tra loro anche 18 donne e 4 bambini, che con la nostra complicità sono stati ricondotti nel paese dal quale tentano di fuggire e dove sono esposti, ora, al rischio di abusi e maltrattamenti e di divenire vittime della violenza generalizzata che imperversa nel paese. Non ci stancheremo di ripeterlo: il memorandum Italia-Libia deve essere sospeso immediatamente.
Lo scenario libico è tale da non poter in alcun modo garantire la tutela dei diritti umani. Le proposte di modifica all’accordo presentate dal Governo italiano, oltretutto senza interpellare l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, sono solo il tentativo malriuscito di placare la protesta di chi non accetta questa connivenza: stiamo supportando finanziariamente la Libia affinché tenga lontane dalle nostre coste persone in fuga, vulnerabili, anche se sappiamo che, una volta portate indietro, contro di loro possono essere perpetrati crimini quali la tortura, lo stupro, l’omicidio.
Delle modifiche non sono sufficienti a cancellare tutto questo dichiarano Massimiliano Iervolino e Giulia Crivellini, Segretario e Tesoriera di Radicali Italiani.