“Con la bocciatura dell’emendamento Magi su firma digitale per le elezioni si è voluto mantenere lo stato delle cose che favorisce i soliti noti”, lo dichiara in una nota Massimiliano Iervolino, segretario di Radicali Italiani.
“Quasi in ogni competizione elettorale, soprattutto grazie al nostro lavoro di controllo, salta fuori che qualche lista presenti delle firme false o quantomeno sospette. A ciò si aggiunga che per candidarsi alle elezioni politiche c’è bisogno di più di 110.000 firme tra Camera e Senato raccolte non solo su liste già stabilite ma suddivise anche per collegi, per di più certificate ed autenticate. Il tutto su carta e solo per pochi partiti e/o movimenti. Una prassi fortemente discriminatoria sia per i piccoli partiti che per le nuove organizzazioni che vorrebbero per la prima volta cimentarsi con le elezioni politiche. Per questo quanto accaduto stanotte in Commissione Bilancio è molto grave. Bocciare l’emendamento di Riccardo Magi, che avrebbe consentito di firmare con Spid e firma elettronica la presentazione delle liste elettorali, è una scelta discriminatoria tanto è vero che favorisce da una parte coloro che continuano a raccogliere firme false e dall’altra di chi vuole mantenere il proprio potere attraverso l’esclusione di qualsiasi novità politica che possa metterli in discussione. Si parla tanto di transizione digitale tuttavia per quanto riguarda il processo più importante per la vita democratica di un Paese ossia le elezioni politiche siamo ancora a penna e calamaio. Una vergogna”, conclude