Il NAS di Roma, nell’ambito di un’ampia strategia di controllo nel settore della produzione vitivinicola, in collaborazione col personale dell’Ispettorato Controllo Qualità – Repressione Frodi, ha eseguito una serie di ispezioni/accessi a carico di diverse cantine vinicole site nel Lazio.
Nel corso dei controlli, il personale operante ha rilevato:
– 430.000 litri di ammanchi di vino in cantina;
– l’attivazione di un impianto di imbottigliamento in assenza di “SCIA” autorizzativa;
– il pessimo stato igienico/strutturale di alcuni locali adibiti a deposito;
Sono stati inoltre posti sotto sequestro amministrativo 6.000 litri di vino DOP la cui presenza non era giustificato dalla documentazione di cantina e contestate sanzioni per un valore superiore ai 16.000 euro.
Il Sindaco di un comune sito in provincia di Pisa ha disposto la cessazione dell’attività di ospitalità in unità abitative non abilitate all’interno di un agriturismo. Il provvedimento scaturisce dall’esito di un’attività ispettiva condotta dal NAS di Livorno, durante la quale il proprietario della struttura era già stato segnalato all’Autorità Giudiziaria per aver omesso di comunicare agli organi di Pubblica Sicurezza le generalità di un avventore e aver ospitato un numero di ospiti superiore a quello indicato nella SCIA (Segnalazione Certificata d’Inizio Attività).
Sempre il NAS di Livorno ha eseguito negli ultimi giorni dei servizi di controllo presso gli esercizi di ristorazione collocati in alcuni luoghi di aggregazione giovanile. In tale contesto, i militari toscani hanno segnalato amministrativamente il proprietario di un ristorante, il quale aveva mantenuto i locali della propria attività in scarse condizioni igienico-sanitarie.
Il personale dell’Azienda USL Toscana Nord Ovest, intervenuto su richiesta dei militari operanti, ha disposto la chiusura immediata dell’esercizio, il cui valore stimato è di circa mezzo milione di euro.
Il Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda USL di Ferrara, facendo seguito a una segnalazione del NAS di Bologna, ha emesso un provvedimento di sospensione dell’attività di un agriturismo. Nel corso dell’ispezione, infatti, i Carabinieri avevano rilevato la presenza di 30 kg di prodotti carnei in cattivo stato conservazione, violazione che aveva comportato la denuncia in stato di libertà del proprietario del locale.