«Intervenire per porre fine al contesto di incertezza in cui sono costretti a operare i magistrati onorari». È questo l’invito che il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, rivolge con una lettera al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, affinché si approntino «adeguate misure economiche, previdenziali e sociali per consentire anche al popolo della magistratura onoraria di porre basi certe per la costruzione del proprio futuro».
Da diversi giorni si susseguono anche in Sicilia le manifestazioni di protesta dei magistrati onorari in servizio che chiedono «in modo condivisibile – scrive Musumeci – la regolamentazione del loro rapporto di lavoro e, conseguentemente, il riconoscimento di diritti ormai ineludibili».
D’altronde, ribadisce il presidente della Regione nelle righe indirizzate al Guardasigilli, «in Sicilia, come nel resto d’Italia, è noto il contributo che la magistratura onoraria offre al funzionamento del sistema giudiziario: si tratta di centinaia di giudici di pace, giudici onorari di tribunale e di vice procuratori onorari che quotidianamente svolgono il proprio servizio in una condizione di preoccupante precariato».