«Dobbiamo provvedere rapidamente a rimettere in sicurezza il territorio e a contenere i disagi dei cittadini. Oggi sono a Bitti per fare il punto con le autorità locali e per ringraziare le strutture operative e i tanti volontari a lavoro». Sono le parole del Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, giunto stamattina nel comune nuorese insieme al Presidente della Regione, Christian Solinas, per un sopralluogo nel paese fortemente colpito dalla violenta ondata di maltempo che ha interessato ieri la Sardegna, provocando danni e disagi alla popolazione.
L’ondata di maltempo ha interessato in particolare l’area del nord est dell’isola, a partire dalla mattina di ieri, sabato 28 novembre. Le precipitazioni sparse e diffuse, anche a carattere di temporale, si sono poi concentrate sulla Sicilia e sulla Calabria, specie sui settori meridionali e ionici. I fenomeni sono stati accompagnati da rovesci di forte intensità, attività elettrica e forti raffiche di vento, da forti a burrasca dai quadranti meridionali e con mareggiate lungo le coste esposte.
Il capo del Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, ha convocato immediatamente un’unità di crisi con le regioni colpite, per fare un monitoraggio costantemente della situazione e valutare gli interventi necessari.
La Sardegna, dunque, è stata la regione che ha subito i maggiori danni e dove sono decedute purtroppo anche tre persone. Le principali criticità si sono verificate nell’area del nuorese. In particolare nel comune di Bitti, quaranta residenti sono stati evacuati dalle loro abitazioni in conseguenza all’allagamento del centro abitato e sono state assistite dall’amministrazione comunale. Nel piccolo comune del nuorese una frana ha interessato la carreggiata della strada statale 389 interrompendo la circolazione con la necessità di deviare il traffico lungo itinerari alternativi. Sono operative le associazioni di volontariato, anche a supporto delle attività di pulizia dai detriti e dal fango delle strade comunali.
Particolare attenzione è stata riservata alle dighe presenti nella regione. L’aumento del livello dell’invaso della diga “Pedra ‘e Othoni”, sul fiume Cedrino, situata nel territorio del comune di Dorgali (NU), ha richiesto la temporanea evacuazione a titolo precauzionale della popolazione residente nei comuni di Onifai, Galtellì ed Orosei.
Altre evacuazioni si sono rese necessarie nei comuni di Oliena, Posada e Torpè.
Forti rallentamenti nella circolazione dei trenisi sono registrati lungo la tratta della dorsale sarda. Complessivamente sono rimaste isolate numerose utenze della rete di distribuzione dell’energia elettrica, a causa dei danni alle infrastrutture sull’intero territorio della regione.