Il 19 settembre 2024 si terrà un presidio davanti alla sede della Provincia per opporsi alla costruzione della discarica di Riceci. Le associazioni e i cittadini che si battono per la tutela dell’ambiente e della salute pubblica si riuniranno in una manifestazione pacifica per far sentire la propria voce contro un progetto che mette a rischio il paesaggio e la sicurezza del territorio.
La situazione attuale
La proposta di costruzione di una discarica per rifiuti speciali non pericolosi a Riceci è diventata un esempio emblematico di conflitto tra interessi economici e tutela dell’ambiente. Nonostante la forte opposizione da parte della società civile, delle associazioni ambientaliste e delle comunità locali, nonostante la posizione attuale della Regione, della Provincia e dei Comuni connessi al progetto, esso rimane sul tavolo. Le discariche, promosse dalle aziende come soluzioni “ecologiche” per lo smaltimento dei rifiuti, sono destinate invece a compromettere in troppi casi aree di rilevanza paesaggistica e naturalistica, violando la normativa che protegge l’ambiente e impone una distanza minima di due chilometri dagli abitati. Il pregio del paesaggio, la ricchezza biologica e l’importanza di Riceci quale paesaggio storico dell’Urbinate rendono ancora più evidente l’assurdità dell’intero progetto.
L’Unione Europea, che chiede una drastica riduzione del ricorso alle discariche e fissa obiettivi ambiziosi di riciclo per il 2035, definisce questi impianti come una soluzione obsoleta e dannosa. Eppure, in Italia, il sistema delle autorizzazioni per le discariche si è trasformato in un labirinto burocratico, spesso strumentale agli interessi delle aziende e poco attento ai diritti dei cittadini e dell’ambiente. Come riportato dal quotidiano La Repubblica, le discariche rappresentano un “disonore italiano”.
La conferenza dei servizi e il rischio di ricorsi
La Conferenza dei servizi presso la Provincia, che si riunirà il 19 settembre, è chiamata ancora una volta, ci si augura in via definitiva, a esprimersi sulla realizzazione del progetto di discarica a Riceci. Nel mentre, i tempi per l’apposizione del vincolo ambientale continuano a prolungarsi, alimentando incertezze e preoccupazioni tra i cittadini. L’azienda proponente, dal canto suo, quasi certamente ricorrerà contro l’eventuale diniego, lasciando aperta la possibilità di un lungo contenzioso.
Il presidio del 19 settembre: un nuovo appello alle istituzioni
Il 19 settembre, le associazioni Diversamente, Lupus in Fabula, Marea Verde Speranza, EveryOne Group, Marche a Rifiuti Zero e Urbino Contro la Discarica a Riceci organizzeranno un nuovo presidio davanti alla Provincia. Dopo il recente sit-in davanti alla sede della Regione Marche ad Ancona, che ha visto anche la partecipazione di rappresentanti politici locali e regionali, l’attenzione si sposta ora sulla conferenza decisiva del 19 settembre.
Le associazioni e i cittadini chiedono con forza alle istituzioni di schierarsi a favore della tutela dell’ambiente e della salute pubblica, bloccando un progetto che rappresenta una minaccia per il territorio. La mobilitazione continuerà a livello locale, nazionale ed europeo, per garantire che la voce della società civile non venga ignorata.
Invitiamo tutti i cittadini e le realtà sensibili alla tutela dell’ambiente e dei diritti a partecipare al presidio del 19 settembre. Insieme, possiamo fare la differenza.