Marche, salvaguardare la memoria del borgo di Gabicce: un appello alla Soprintendenza

Pesaro – Un nuovo appello per la tutela del patrimonio culturale è stato lanciato alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ancona e Pesaro e Urbino. Questa volta, al centro dell’attenzione vi è l’ex-scuola di Gabicce Monte, un edificio seicentesco con rifacimenti settecenteschi, situato all’interno delle mura storiche, in prossimità dell’antica porta del castello.

L’appello, firmato dallo storico dell’arte Roberto Malini, Premio Rotondi 2018 quale “Salvatore dell’Arte dell’Olocausto”, autore di saggi e articoli e noto per le sue numerose azioni di tutela del patrimonio storico-artistico, sostiene la richiesta già avanzata dal Comitato per la tutela del borgo di Gabicce affinché l’immobile venga sottoposto a Valutazione di Interesse Culturale (VIC) ai sensi dell’art. 12 del Codice dei Beni Culturali.

L’immobile è tutelato ope legis, essendo inserito nell’elenco descrittivo degli immobili di carattere storico-artistico del Comune di Gabicce Mare (P.R.G. Variante 2006). Tuttavia, l’amministrazione comunale ha avviato una procedura di alienazione/permuta senza il necessario parere del Ministero della Cultura, rendendo urgente un’azione di salvaguardia.

Secondo Malini, l’edificio rappresenta una delle ultime testimonianze architettoniche del borgo antico, con una struttura probabilmente risalente al XV secolo, evolutasi nei secoli successivi come residenza roveresca. Il suo valore storico si inserisce nel più ampio contesto di Gabicce Monte, borgo documentato già nel 998 d.C., legato alle signorie dei Malatesta, Sforza, Montefeltro e Della Rovere, fino all’annessione allo Stato Pontificio nel 1631.

«Troppe volte assistiamo alla svalorizzazione o, peggio, alla trasformazione immemore di beni culturali, anche dei più preziosi» dichiara Roberto Malini. «Che dire, in tal senso, della città di Pesaro, che perde anno dopo anno il suo patrimonio culturale; ne è un esempio la trasformazione del Complesso della Misericordia che avviene in questi giorni. Si tratta di un’architettura monumentale di Giannandrea Lazzarini e della sua scuola, che sta per diventare, sotto martelli pneumatici e benne delle ruspe, un conglomerato anonimo di edilizia convenzionale di basso profilo. La resistenza culturale è difficile, ma è l’unica via per evitare di perdere le tracce lasciate dalle comunità storiche nelle città».

L’antico edificio di Gabicce Monte trova in zona sottoposta a vincolo paesaggistico e archeologico ai sensi del D.Lgs. 42/2004 (Parco Naturale del Monte San Bartolo e Siti di Importanza Comunitaria). L’eventuale alienazione, oltre a compromettere un tassello identitario del borgo, favorirebbe speculazioni immobiliari e la progressiva perdita dell’anima storica di Gabicce Monte, sostituita da un modello turistico privo di legami con il passato.

Il nuovo appello, condiviso dal Comitato per la tutela del borgo di Gabicce, chiede alla Soprintendenza e al Ministero della Cultura di bloccare immediatamente la procedura di alienazione e avviare la Valutazione di Interesse Culturale. Chiede inoltre tutela e vincolo conservativo per garantire la destinazione dell’edificio a funzioni pubbliche coerenti con la sua storia. Infine, sottolinea come sia fondamentale il coinvolgimento della comunità locale, per evitare la trasformazione del borgo in un centro di speculazione turistica.

«La tutela del patrimonio culturale è una responsabilità collettiva. Un borgo storico che perde i suoi edifici identitari è destinato a diventare un luogo senz’anima. Il passato di Gabicce Monte merita di essere protetto per le future generazioni» conclude Malini.