MARIACAROLINA SALERNO NUOVO PRESIDENTE DELLA SIEDP

Per la terza volta in oltre 40 anni una donna è alla guida della SIEDP, autorevole società scientifica che associa circa 700 pediatri del mondo universitario,  ospedaliero e delle strutture territoriali.

Mariacarolina Salerno, Professore Associato di Pediatria presso l’Università di Napoli Federico II, guiderà la SIEDP fino al 2023.

I suoi interessi clinici e di ricerca riguardano in particolare  la bassa statura, le anomalie dello sviluppo puberale, le malattie della tiroide, le malattie endocrine rare e i problemi legati alla disforia di genere in età adolescenziale, con oltre 200 pubblicazioni. Ha inoltre contribuito alla definizione di linee guida nazionali e internazionali sull’ipotiroidismo congenito nel neonato e nel bambino, e sull’ipotiroidismo nell’adolescente. “L’emergenza sanitaria da Covid-19 ha evidenziato criticità nel nostro sistema sanitario nazionale per cui è fondamentale pensare a una riorganizzazione dell’assistenza pediatrica a partire dalla formazione di figure professionali specialistiche”- afferma la Presidente eletta SIEDP – “Abbiamo la straordinaria occasione di trasformare l’emergenza in opportunità per proteggere la salute dei bambini valorizzando le competenze del pediatra endocrinologo e diabetologo nella presa in cura e la gestione acuta e cronica del bambino con diabete,  del neonato e del bambino con una malattia endocrina cronica primitiva o secondaria che non può essere lasciata, per le sue specificità, al medico di medicina generale né ad uno specialista dell’adulto. Ritengo pertanto necessario e urgente – sottolinea la presidente –  agire sulla formazione dei pediatri e attivare percorsi di specializzazione dedicati. La figura del pediatra endocrinologo e diabetologo deve essere presente in tutti i livelli di cura, dal territorio, all’ospedale, ai centri di eccellenza in rete tra loro. E’ indispensabile anche prevedere team multidisciplinari che coinvolgano altre figure professionali come lo psicologo, il nutrizionista e l’infermiere dedicato.

In ultimo vanno identificati e adeguatamente finanziati dei veri e propri centri di eccellenza dedicati alle malattie endocrine e al diabete in età pediatrica, che possano assicurare livelli di assistenza omogenei sul territorio Nazionale,  ridurre la migrazione e  arricchire l’attività di ricerca clinica condivisa, di particolare importanza nell’ambito delle malattie rare. conclude Salerno.