“Sono anni che ripeto che le intercettazioni sono assolutamente indispensabili nella lotta alla mafia e al terrorismo per comprendere i movimenti di persone sospettati di reati gravissimi. Quello che va cambiato è l’abuso che se ne fa per reati minori, con la diffusione sulla stampa di segreti individuali che non hanno a che fare con le indagini. Credo che ci sia malafede quando si confondono i due campi”. Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio, intervistato a 24 Mattino su Radio 24.
“Possiamo garantire che coniugheremo il diritto alla salute con l’assoluta sicurezza” nell’espiazione della pena “di un ex latitante pericoloso catturato con molta fatica dopo molti anni”.
“E’ illusorio pensare che la mafia possa essere vinta perché si arresta qualche boss, anche il più pericoloso. E’ un fenomeno che va combattuto con un arsenale di armi e con una rivoluzione copernicana culturale”. Nella lotta alla mafia “si devono coniugare tecnologie, e di questo fanno parte sicuramente le intercettazioni, e il metodo Falcone: una continua ininterrotta analisi di dati finanziari, movimenti di denari, pedinamento e controllo che non può mai essere interrotto”.
“La mafia è un mostro che si adegua alla realtà, la sua strategia è già cambiata, da alcuni reati tipici tipo droga e prostituzione si è passati ad altri come riciclaggio e infiltrazione nell’ambito del flusso di denaro del Pnrr ed è lì che bisognerà vigilare molto”.
Su alcuni giornali si leggono “sibili di rancore” da parte di chi “non si rassegna al fatto che questa grandissima operazione sia stata operata da un governo di centro-destra. Dopo aver lamentato una inerzia di questo governo nei confronti della lotta alla mafia arriva un successo straordinario”.
“E’ stato finalmente arrestato l’ultimo dei protagonisti della stagione delle stragi. Con questo arresto si chiude la fase più cruenta e sanguinaria. E’ la fine di un inizio, poi che sia l’inizio della fine dipende da molto, non solo dalla legislazione ma anche dall’uso che faremo di queste nuove tecnologie per combattere la mafia”.