Mercoledì scorso è giunta a Messina, presso il molo Norimberga, la nave Open Arms con a bordo 122 migranti, soccorsi nei giorni precedenti in acque internazionali, dove erano stati intercettati su imbarcazioni carenti di dotazioni di sicurezza, tanto da rendere necessario un immediato intervento a tutela della loro vita.
Ad attenderli, sulla banchina, c’erano, tra gli altri, anche gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Messina che, al termine delle operazioni di sbarco, hanno tratto in arresto un trentenne di nazionalità marocchina.
A seguito delle attività investigative connesse all’evento, è emerso che il cittadino marocchino si è reso responsabile del reato di reingresso illegale sul territorio nazionale.
L’uomo era infatti stato raggiunto, nel gennaio 2018, da un decreto di espulsione con divieto di reingresso per un periodo di 5 anni.
Dopo le formalità di rito, il trentenne è stato condotto presso le Camere di Sicurezza della Questura di Messina a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.