Sei capannoni industriali adibiti a sede di un’impresa di lavorazioni meccaniche. In particolare, il personale operante, a seguito di complesse ed articolate indagini, ha accertato che due capannoni erano stati costruiti in palese difformità rispetto al progetto autorizzato e altri quattro totalmente abusivi, concretizzando pertanto un grave illecito sanzionato penalmente dal Testo unico dell’Edilizia (DPR 380/2001). Durante il servizio, i finanzieri, insospettiti da un’improvvisa interruzione della fornitura elettrica all’interno dei locali sottoposti ad ispezione, hanno accertato, con l’ausilio di personale dell’ENEL, un abusivo e fraudolento allacciamento alla rete elettrica attuato attraverso la manomissione del contatore. Nel corso del controllo sono stati individuati anche due lavoratori in nero. L’attività si è conclusa con il sequestro dei capannoni e la segnalazione alla Procura della Repubblica di Messina di una persona per violazioni in materia edilizia e contro il patrimonio. Lo stesso responsabile è stato, altresì, segnalato all’Ispettorato del Lavoro per inosservanza della normativa in materia di tutela dei rapporti di lavoro. Il servizio conferma il ruolo fondamentale svolto dalla Guardia di Finanza a presidio non soltanto della legalità economico e finanziaria ma anche a tutela di altri essenziali settori della società. L’azione di contrasto svolta dal Corpo è finalizzata ad arginare la diffusione di grave forme di illegalità e di abusivismo che possono nuocere al sistema economico e sociale nel suo complesso.