Grazie al promontorio dell’Anticiclone nord-africano questi ultimi giorni sono stati pieni di sole sull’Italia, con pochi e brevi temporali pomeridiani sui rilievi, e decisamente caldi perché le temperature sono cresciute fino a raggiungere in questo weekend valori estivi con picchi di 30-31 gradi.
A partire da domenica pomeriggio e nei giorni successivi, al Nord tornerà protagonista l’instabilità atmosferica, che porterà nuove piogge e temporali: le regioni settentrionali verranno infatti attraversate da alcune perturbazioni atlantiche sospinte verso i paesi alpini da una vasta area di bassa pressione posizionata sull’Europa occidentale. Nella prima parte della prossima settimana l’instabilità pomeridiana riguarderà anche molte zone interne del Centro e, in forma più isolata, del Sud.
Previsioni meteo per domenica. Anche quella di domani sarà una giornata per lo più soleggiata e calda, in particolar modo su Emilia centro-orientale, Romagna, Venezie e Centro-Sud. In queste regioni osserveremo, al massimo, il passaggio di sottili velature e il consueto sviluppo di nubi pomeridiane nelle aree montuose, con la possibilità di occasionali temporali sui rilievi di Lazio, Abruzzo e Toscana.
Nelle regioni alpine, in Piemonte, Lombardia, entroterra ligure, settori occidentali di Emilia e Veneto maggiore variabilità con un rischio sempre più elevato di rovesci e temporali a partire dal pomeriggio.Temperature stazionarie, al più in ulteriore lieve aumento al Centro-Sud e nelle Isole Maggiori, con picchi di 30-31 gradi e fino a 32-33 in Sardegna, complice il vento di Scirocco.
Per domani, domenica 27 maggio, la Protezione Civile ha emesso l’allerta gialla di ordinaria criticità per rischio idraulico sulla Lombardia (Nodo idraulico di Milano); per rischio temporali sulla Lombardia (Valchiavenna, Lario e Prealpi occidentali, Orobie bergamasche, Bassa pianura occidentale, Laghi e Prealpi Varesine, Laghi e Prealpi orientali, Nodo idraulico di Milano, Pianura centrale, Appennino pavese, Media-bassa Valtellina) e sul Veneto (Alto Piave); per rischio idrogeologico sul Piemonte (Pianura Cuneese, Valli Varaita, Maira e Stura, Val Sesia, Cervo e Chiusella, Valli Orco, Lanzo e Sangone, Valli Susa, Chisone, Pellice e Po, Pianura settentrionale, Pianura Torinese e Colline) e sul Veneto (Alto Piave).
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