L’alta pressione continua a dominare la scena meteo sull’Italia con il caldo anomalo che insisterà anche a Natale e Santo Stefano…
L’alta pressione ci accompagnerà anche all’inizio delle festività natalizie: fino a giovedì 28 dicembre, infatti, proseguirà la forte anomalia atmosferica sull’Italia, caratterizzata da tempo stabile, assenza di piogge e nevicate e caldo anomalo. La stabilità atmosferica favorirà il fenomeno dell’inversione termica, il ristagno degli inquinanti in prossimità del suolo, con un aumento dei livelli di smog nelle grandi città, mentre aumenterà il rischio di nebbie e nubi basse su pianure, valli e zone costiere.
In particolare, nella notte e nel giorno di Natale prevalenza di cieli grigi su pianure del Nord, coste dell’alto Adriatico, Liguria, regioni tirreniche e Sardegna occidentale (con notevoli riduzioni della visibilità sulla valle padana), solo in parziale e temporaneo diradamento nelle ore centrali della giornata. Prevalenza di sole nelle Alpi, sulle regioni adriatiche e ioniche e sulla Sicilia. Temperature sensibilmente oltre la norma, soprattutto nelle aree assolate e in montagna, con punte massime oltre 20 gradi in Sicilia. Nelle Alpi lo zero termico si riporterà oltre i 3000 metri di quota. All’alba il rischio di eventuali deboli gelate sarà molto basso anche sulle pianure del Nord. I venti soffieranno con debole intensità, salvo rinforzi moderati da ovest sulla Sardegna e nel Canale di Sicilia.
Situazione pressoché immutata il giorno di Santo Stefano, con un’accentuazione del grigiore al Nord, in estensione fino alle zone pedemontane. Ancora sole e clima primaverile, salvo velature, nelle Alpi, sul medio Adriatico al Sud e sulla Sicilia.
Alta pressione e caldo anomalo: quando cambierà la situazione sull’Italia? La tendenza verso Capodanno
Ad oggi i modelli fisico-matematici confermerebbero un netto cambio della circolazione atmosferica appena descritta solo dopo il 28 dicembre, in favore di una ripresa e dell’abbassamento del flusso atlantico fin verso l’area del Mediterraneo, con un coinvolgimento più efficace anche dell’Italia.
In particolare, tra il 29 e il 31 dicembre potrebbe transitare l’ultima perturbazione del 2023, associata ad alcune precipitazioni e ad una massa d’aria più fredda, favorevole ad un ridimensionamento delle temperature, destinate a riportarsi più in linea con la stagione.
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