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Roma – “L’accoglimento delle ragioni di Città Metropolitana di Roma Capitale da parte della Corte di Giustizia Tributaria di Roma, che ha riconosciuto come fittizio il trasferimento sul territorio delle Province autonome di Trento e Bolzano della sede legale da parte di un noto operatore di noleggio, va nella direzione da sempre sostenuta dall’ente.
La Corte ha riconosciuto come la società in questione abbia commesso abuso del diritto, ai sensi dello Statuto del contribuente, poiché il cambio di sede non è stato seguito effettivamente da un nuovo riassetto organizzavo, ma ha solo comportato per la società un notevole vantaggio in termini di pagamento dell’IPT (imposta provinciale di trascrizione), più vantaggioso in quelle aree, con evidente grave danno per la Città Metropolitana di Roma Capitale.” Così la Consigliera delegata al Bilancio e Patrimonio della Città Metropolitana di Roma Capitale, Cristina Michetelli.
“A oggi stimiamo per l’ente una perdita di gettito dal 2014 per i trasferimenti fittizi di sede delle società pari a circa 1 mld. Più volte abbiamo chiesto al Governo Meloni la modifica della normativa nella direzione riconosciuta oggi dalla Corte, ma questa maggioranza ancora non ha deciso come supportare la Città Metropolitana di Roma Capitale, che, pur operando in maniera virtuosa, ha una tassazione verso lo Stato ormai non più proporzionata alle sue entrate, falcidiate da anni da questa normativa sull’IPT, e ha perso da quest’anno anche le risorse del Decreto Aiuti di Draghi, non rinnovato da Meloni. Tutto ciò sottrae importanti fondi alla sicurezza degli istituti superiori e della viabilità sul territorio metropolitano”, così conclude la Consigliera Delegata Cristina Michetelli.