“Bologna e Lampedusa aderiscono ai principi del ‘Global Compact per la migrazione regolare, ordinata e sicura’: le nostre giunte hanno approvato un atto di indirizzo che ci impegna a promuovere iniziative e misure in grado di favorire il rispetto dei diritti fondamentali delle persone, in un contesto capace di supportare i principi di accoglienza ed integrazione”. Lo dicono il sindaco di Bologna Virginio Merola e il sindaco di Lampedusa e Linosa Totò Martello, promotori dell’iniziativa “Global Compact in Comune”.
Dopo l’annuncio, dato a margine del convegno dedicato al Global Compact che si è tenuto lo scorso 22 marzo a Bologna, le due amministrazioni passano all’attuazione attraverso l’approvazione di un atto di indirizzo che si ispira alle direttive contenute nel documento promosso dalle Nazioni Unite, sottoscritto lo scorso 10 dicembre a Marrakech da 164 Paesi ma non dall’Italia.
“Se altre città ed enti locali vorranno aderire a questa iniziativa, promuovendo analoghi atti di indirizzo a livello locale – aggiungono Merola e Martello – potremo realizzare un percorso capace di dimostrare che l’accoglienza e l’integrazione vanno sostenute anche ‘dal basso’, e che le amministrazioni locali possono imprimere una direzione chiara alle politiche locali sulla migrazione”.
Il “Global Compact per la migrazione regolare, ordinata e sicura”, al quale si ispirano gli atti di indirizzo approvati a Bologna e Lampedusa, è una piattaforma in 23 punti che parte dal presupposto che la migrazione fa parte dell’esperienza umana e che il suo impatto può essere migliorato se si renderanno più efficaci le politiche dell’immigrazione e sull’accoglienza.
Nelle prossime settimane, anche attraverso l’Anci e le rispettive reti di città, saranno messe in piedi iniziative e strumenti utili a promuovere l’approvazione da parte di altri Comuni di atti analoghi (a Bologna l’indirizzo è stato proposto dagli assessori Marco Lombardo e Giuliano Barigazzi).
“Le nostre due realtà – proseguono Merola e Martello – possono essere due punti di riferimento: Bologna in tema di integrazione e Lampedusa sul versante dell’accoglienza. Abbiamo un ‘patrimonio comune’ da tutelare, specie in un momento in cui sembra prevalere la volontà di ‘cancellare’ e ‘dimenticare’ quanto fatto dai nostri territori in materia di migrazione. Anche per questo abbiamo deciso di ribadire il nostro impegno attraverso un atto formale dopo un percorso che ci ha visto, e che ci vedrà, lavorare insieme”.