Analizzare i motivi più profondi dei fenomeni migratori così da comprendere dove e come allocare le risorse per favorire soluzioni inclusive e sostenibili: è questo l’obiettivo del Sister-led dialogue on migration, l’incontro promosso dall’Unione Internazionale delle Superiore Generali (UISG), l’organizzazione che riunisce più di 1.900 Superiore Generali in 97 Paesi, in rappresentanza di oltre 600.000 suore nel mondo.
L’incontro si terrà il 3 luglio a Roma nella sede della UISG (Lungotevere Tor di Nona 7) ed è il secondo di un ciclo di appuntamenti su temi chiave dello sviluppo internazionale organizzati all’interno dell’iniziativa UISG Sisters Advocating Globally, realizzata in partnership con il Global Solidarity Fund, che culminerà nel primo Forum di advocacy della UISG, in programma ad ottobre 2023 a Roma.
I dialoghi hanno preso il via ad aprile 2023 con il primo incontro sulle tematiche ambientali, fra cui il cambiamento climatico, la biodiversità e lo sviluppo sostenibile. I dialoghi si articolano in confronti tra rappresentanti governativi, organizzazioni internazionali, istituzioni vaticane, società civile, esperti del mondo accademico e della stampa su alcuni temi chiave per il futuro delle nostre società e la tutela delle comunità più vulnerabili.
Il secondo dialogo guidato dalle suore della UISG verterà sul tema dei migranti e dei rifugiati, analizzandone esigenze e nuove sfide. La discussione prenderà le mosse da tre tematiche chiave: l’analisi delle cause profonde della migrazione in un’economia globale, il ruolo dell’assistenza umanitaria e dei diritti umani e, infine, quello dello sviluppo umano integrale e della coesione sociale nei Paesi di arrivo.
“Il fenomeno migratorio è certamente uno dei più grandi temi del nostro tempo: migranti e rifugiati sono, spesso per tragiche situazioni di attualità, al centro dell’attenzione mondiale e delle discussioni politiche. – dichiara suor Carmen Elisa Bandeo, coordinatrice della Rete Internazionale Migranti e Rifugiati della UISG – Come UISG, crediamo che la comunità internazionale abbia la responsabilità di fornire assistenza a tutti i migranti e rifugiati, garantire il pieno rispetto dei loro diritti e facilitarne l’integrazione nei Paesi ospitanti. Attraverso il Sister-led dialogue vogliamo mettere a sistema le esperienze e le competenze di partner provenienti da una varietà di contesti differenti, per capire dove e in che maniera investire le risorse per promuovere soluzioni inclusive a una delle questioni più urgenti del nostro tempo”.
Nell’ultimo decennio vi è stato un incremento delle migrazioni in tutte le aree del mondo, causato da squilibri socioeconomici, politici e climatici che portano inevitabilmente le persone a cercare condizioni di vita migliori altrove. Nel 2020, i migranti nel mondo erano circa 281 milioni[1], il che significa che il 3,6% della popolazione globale ha vissuto al di fuori del proprio Paese di nascita. Secondo l’UNHCR[2], alla fine dello scorso anno il numero di persone in fuga da guerre, violenze, persecuzioni e violazioni dei diritti umani è salito al livello record di 110 milioni, con un aumento senza precedenti di 19 milioni rispetto all’anno prima. Del totale complessivo, 35 milioni sono rifugiati, ovvero persone che hanno attraversato un confine internazionale in cerca di sicurezza, mentre il gruppo più numeroso (il 58%, oltre 62 milioni di persone) è quello degli sfollati all’interno dei propri Paesi, a causa di guerre e violenze.
Un fenomeno di portata epocale, su cui la UISG vuole fornire risposte quanto più concrete: nei prossimi mesi, a conclusione del dialogo, verrà presentato e pubblicato un policy brief contenente una serie di raccomandazioni sul tema migranti e rifugiati che verrà diffuso alle suore di tutto il mondo e ai partner come documento di riferimento.
“Come ci ha ricordato Papa Francesco in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato del 20 giugno scorso, l’accoglienza è una questione a cui bisogna far fronte, senza scuse o indugi. Ed è una tematica che va affrontata insieme, perché le sue conseguenze si ripercuotono su tutti – aggiunge suor Patricia Murray, segretaria esecutiva della UISG – Conosciamo bene lo sfruttamento, la discriminazione e i pericoli che molte rotte migratorie possono comportare, nonché le enormi sfide per garantire il rispetto dei diritti umani a livello globale. Anche in quest’ottica, noi suore ci impegniamo in prima linea per favorire conversazioni globali attorno ai bisogni delle comunità, mantenendo sempre uno sguardo attento per la salvaguardia di chi vive ai margini e nelle periferie sociali. Riunirci in occasione dei Sister-led dialogues significa anche questo: in un mondo in cui si innalzano muri e costruiscono barriere, è nostro compito costruire ponti tra popoli e comunità per favorire il dialogo e percorrere il cammino della fraternità”.