È evidente che il governo Meloni, di fronte alla prospettiva probabile di migliaia di ricorsi, non trova di meglio che cercare d’intimidire e screditare la magistrata di Catania che ha avuto l’ardire di opporsi ai suoi ultimi provvedimenti, che confliggono palesemente sia con la Costituzione che con il diritto europeo.
Di fronte alla sfrontatezza e alla protervia della premier, non basta opporsi ma occorre rilanciare con proposte alternative. Per questo, ho apprezzato molto la presa di posizione di Giuliano Amato, che in un’intervista ha stigmatizzato la grande ipocrisia di un’Unione Europea che riconosce unicamente lo status di “rifugiato politico” e non anche quello di “rifugiato economico”, come se la fame, ma anche semplicemente il desiderio di migliorare la propria condizione di vita, non fosse già un motivo pienamente legittimo per lasciare la propria terra. Le parole di Amato non sono cadute nel vuoto ma sono state oggi fatte proprie da Matteo Ricci (sindaco di Pesaro e presidente Associazione autonomie locali/ALI), che ha annunciato che promuoverà una petizione ad hoc al “Festival delle Città”, che si terrà da domani a giovedì a Roma.
“Siamo di fronte a fenomeni strutturali a cui occorre dare una risposta strutturale, ad esempio con flussi regolari e legali”, dice Ricci. È proprio per perseguire tale obiettivo che Radicali Italiani e un vasto ventaglio di associazioni e movimenti raccolsero nel 2017 ben 90.000 firme di cittadini sulla proposta di legge di iniziativa popolare “Ero Straniero”: https://erostraniero.radicali.it/
È ora di riprendere quella proposta per uscire dall’impasse criminale (perché produttrice ogni giorno di morti, violenze e sofferenze) in cui si trova non solo l’Italia ma l’intera Unione Europea.
Lo dichiara in una nota Massimiliano Iervolino-Segretario Radicali Italiani