Milano – Sono passati cinquant’anni dalla morte di Antonio Marino, giovane guardia di Pubblica sicurezza della Polizia di Stato ucciso da una bomba a mano scagliata contro gli agenti durante una manifestazione organizzata dal Movimento Sociale Italiano e dal Fronte della Gioventù. È il 12 aprile 1973, il giovedì nero di Milano. Antonio muore in via Bellotti, a pochi passi da piazza Fratelli Bandiera, nell’atto eroico di salvare la vita a un collega: accortosi della traiettoria dell’ordigno riesce a spingere via l’amico ma via viene colpito al petto e muore.
Oggi l’agente ucciso in servizio a soli 22 anni è stato ricordato nel Giardino di piazza Fratelli Bandiera a lui intitolati nell’aprile del 2010.
Originario di un paese della provincia di Caserta, dopo aver frequentato le Scuole Allievi di Alessandria e Nettuno e vinto il concorso per entrare in Polizia, Antonio prende servizio presso il Reparto Mobile di Milano. Nel 2009 è stato insignito della Medaglia d’oro al Merito Civile alla memoria.
La cerimonia del cinquantesimo anniversario della morte è stata aperta dalla esecuzione del Silenzio e dalla deposizione delle corone di alloro. Sono intervenuti i rappresentanti dell’Amministrazione comunale, il Prefetto di Milano Renato Saccone, il Questore Giuseppe Pertronzi, il Presidente di Anci Milano Roberto Cenati e i familiari di Antonio Marino. A rendere onore all’agente ucciso e a tutti i caduti della Polizia un picchetto del Terzo Reparto della Mobile di Milano.