Milano – Un giovane di 23 anni di origini albanesi è stato arrestato nei giorni scorsi dal Nucleo Contrasto Stupefacenti della Polizia locale per detenzione di oltre 1,6 chili di Cobret a fini di spaccio.
La cosiddetta “eroina dei poveri”, da poco commercializzata in Italia, si sta diffondendo tra i giovanissimi a causa del basso costo e per la modalità di assunzione tramite aspirazione dei fumi della sostanza che viene fatta bruciare sulla stagnola. Gravissimi i danni che il Cobret può provocare ai polmoni, al fegato e ai reni sia per la modalità di assunzione sia per le sostanze chimiche che possiede, poiché è ottenuta dagli scarti della raffinazione dell’eroina, di cui oltretutto mantiene gli effetti di una fortissima dipendenza fisica e mentale.
“La sicurezza e la tutela della salute dei cittadini è una nostra priorità – commenta la vicesindaco e assessore alla Sicurezza Anna Scavuzzo –, che perseguiamo sia come Polizia locale sia come Amministrazione con azioni di repressione dello spaccio e iniziative per coinvolgere attivamente gli studenti delle scuole e i giovani dei Centri di aggregazione e delle altre realtà associative. Un plauso ai nostri agenti della Polizia locale per questa ennesima operazione, un sequestro di stupefacenti estremamente dannosi per la salute che troppo spesso sono consumati dai nostri giovani”.
Gli agenti della Polizia locale hanno effettuato l’arresto il 28 febbraio durante un servizio di controllo del territorio, in abiti civili, nella zona di viale Monza. Il ragazzo, appena uscito dal portone di un palazzo con indosso uno zainetto, camminava a passo svelto guardando continuamente prima alle proprie spalle e poi i due cellulari che teneva in mano.
Insospettiti dall’atteggiamento, dopo essersi qualificati, gli agenti hanno richiesto al 23enne di mostrare quel che aveva nello zaino, dove sono stati trovati tre involucri di sostanza di colore marrone pastosa in sacchetti sotto vuoto, per un peso complessivo di 1.637 grammi. Sottoposta ai pretest, ha dato esito positivo agli oppiacei e al THC.
La perquisizione è poi proseguita all’interno dell’appartamento, dove sono stati rinvenuti quattro frullatori, sporchi di sostanze farinose di colore marrone, due bilancini digitali, alcuni sacchetti per il confezionamento, come quelli in cui era stata trovata la Cobret, una macchina per il sottovuoto, altri sei sacchetti con materiale di colore marrone farinoso, che il ragazzo ha indicato come sostanza da taglio: quest’ultima, sottoposta a pretest, è risultata essere un composto di caffeina, fenicitina e altre sostanze farmaceutiche.
Nelle ultime settimane sono stati inoltre effettuati altri quattro arresti per detenzione di stupefacenti a fini di spaccio. L’ultimo in ordine di tempo è avvenuto all’interno della Stazione Centrale e ha riguardato un ragazzo iraniano di 25 anni trovato in possesso di oltre 31 grammi di shaboo.
Precedentemente, grazie a un’operazione antidroga mirata nella zona di viale Fulvio Testi è stato arrestato un cittadino di origini egiziane di 27 anni trovato con addosso 14,3 grammi di hashish e 5,8 grammi di marijuana. La perquisizione è poi proseguita, con l’ausilio dell’Unità Cinofila della Polizia locale, nell’appartamento in cui ha la residenza: qui sono stati rinvenuti altri sei grammi di sostanze stupefacenti e diverse banconote.
Operazioni mirate anche quelle che hanno portato all’arresto di un barista italiano di 53 anni, che deteneva cocaina a fini di spaccio nascosta nel bagno del proprio locale in zona Ronchetto sul Naviglio, e di un uomo cinese di 40 anni per spaccio di shaboo in via Valtellina.