Grazie a chi ha donato tempo ed energie alla nostra Milano. Con questo messaggio, contenuto nelle parole di saluto e ringraziamento da parte del Sindaco di Milano Giuseppe Sala, e con la consegna di una pergamena, il Comune di Milano oggi vuole ringraziare volontarie e volontari che hanno risposto a “Insieme per il verde”, l’iniziativa promossa dall’Assessorato alla Partecipazione a seguito del violento nubifragio del 25 luglio scorso.
La cerimonia si svolge nell’ambito del convegno organizzato da CSV Milano “Il volontariato a Milano. Ispirare e costruire insieme il futuro della nostra comunità metropolitana”, presso l’Aula 10 della Facoltà di Scienze Politiche, Economiche e Sociale dell’Università Statale, nella 38esima Giornata internazionale del Volontariato, con la partecipazione degli assessori Lamberto Bertolé (Welfare), Elena Grandi (Verde), Marco Granelli (Protezione civile), Gaia Romani (Partecipazione).
La mobilitazione ha raccolto la generosità e l’entusiasmo di moltissimi cittadini e cittadine, associazioni, fondazioni, imprese e comunità di stranieri, che hanno che hanno contribuito a riportare alla piena vivibilità e fruibilità ben 45 aree. I volontari e le volontarie che hanno risposto alle tre edizioni del progetto, da settembre a novembre, si sono impegnati nella raccolta di foglie, rametti e detriti vari e in generale nella pulizia dei parchi e degli spazi verdi nei nove Municipi, coordinati dalle Guardie Ecologiche Volontarie.
Oltre 600 le persone impegnate: dalla più anziana di 87 anni alla più giovane di 12. In netta maggioranza le donne: il 63% contro il 37% di uomini. La fascia d’età maggiormente rappresentata (41%) è quella fra i 31 e i 50 anni, seguita dagli over 50 (38%).
In tutte le edizioni è stato il CSV di Milano a curare la fase di ingaggio e selezione dei volontari e delle volontarie, che hanno avuto a disposizione un’assicurazione (Polizza RCT/RCO rischi vari) e il kit di pulizia fornito da Amsa.
“La grande generosità che la cittadinanza milanese dimostra – afferma l’assessora alla Partecipazione Gaia Romani – ci lascia sempre commossi ma mai stupiti. Il giorno dopo il nubifragio in tantissimi hanno voluto stringersi come in un abbraccio ideale attorno alla nostra Milano ferita, facendo nascere nell’Amministrazione il desiderio di promuovere un’iniziativa che consentisse a tante persone di sentirsi parte di una grande comunità generosa. Questa esperienza e la nutrita partecipazione che abbiamo registrato ci dimostra come, nonostante gli impegni e la tentazione sempre più forte di rifugiarci nell’individualismo, sia la voglia di stare insieme e di stringere relazioni a vincere. I tanti cittadini e cittadine che hanno partecipato, anche giovanissimi, hanno saputo coniugare attenzione all’ambiente e ai sempre più violenti effetti del cambiamento climatico con la passione per il bene comune e per la nostra città. E di questo, come amministratrice locale che ha a cuore l’attivismo e la partecipazione, non posso che essere orgogliosa. A tutte le persone coinvolte nel progetto ‘Insieme per il verde’ ci tengo che arrivi forte il nostro grande grazie!”.
“A Milano spesso ci capita di essere vittime del cronometro, sentendoci sempre in ritardo, spesso per motivi futili. Questo progetto – dichiara Andrea Fanzago, presidente CSV Milano ETS – invece ci ha insegnato due cose fondamentali. La prima che esiste una sana fretta d’attivazione a favore dei Beni comuni, che fa bene a noi che ci mettiamo in gioco, agli altri che si attivano con noi e all’intera comunità che godrà del nostro importante gesto di responsabilità civica. La seconda, alle volte dimenticata vivendo in una metropoli, è che siamo parte di un ecosistema urbano fatto sì di verde da curare, ma anche di relazioni tra pari da coltivare. Che le milanesi e i milanesi si prendano cura dei parchi non è quindi solo un atto meritorio in termini di sostegno al decoro urbano o di garantire semplicemente l’agibilità di un Bene comune, ma anche il gesto che ci rende consapevoli di fare parte di una comunità reale, concreta e che ha bisogno di cure. Una comunità che ha bisogno di luoghi aperti e vissuti per incontrarsi tra cittadine e cittadini e quotidianamente trasformare ‘a suon di attivazione’ in meglio la nostra Milano. Perché – conclude Fanzago – dalla crisi climatica non si esce solo con le seppur necessarie leggi o con i divieti, o con slogan, ma anche raccogliendo e accompagnando la voglia di cambiamento delle cittadine e dei cittadini, cambiamento agito in prima persona. E a Milano siamo già sulla buonissima strada!”.