Milano Ristorazione ha deciso di assumersi la responsabilità sociale di innescare un cambiamento culturale, a partire dalla propria realtà lavorativa, aderendo al Progetto Libellula, il primo network di aziende unite contro la violenza sulle donne in Italia.
Presso la Sala Alessi di Palazzo Marino a Milano, Zeta Service, ideatrice del Progetto, con il sostegno del Comune di Milano, ha organizzato un momento di riflessione sul percorso intrapreso e sui risultati ottenuti. Nato nel 2017, il Progetto ha l’obiettivo di favorire una nuova cultura, attenta a stereotipi e modelli di genere, a partire dalle aziende, ossia dai luoghi di lavoro che si caratterizzano come vere e proprie comunità.
Milano Ristorazione, che ha il 74,5% dei dipendenti donna, ha scelto da subito di aderire all’iniziativa.
Durante l’incontro odierno, Milano Ristorazione e le altre aziende che hanno aderito al progetto, hanno ricevuto un riconoscimento da parte del Comune di Milano, che è sia un ringraziamento, sia un incoraggiamento a proseguire il cammino intrapreso. Grazie alla testimonianza delle aziende e dei collaboratori coinvolti nel progetto è stato possibile conoscere direttamente l’esperienza dei protagonisti. Inoltre l’incontro è stato l’occasione per presentare i risultati aggiornati con gli ultimi dati della ricerca, condotta all’interno delle aziende per comprendere in che modo il concetto di violenza, in tutte le sue sfumature, sia conosciuto e compreso all’interno delle società.
Milano Ristorazione è stata tra le prime aziende ad aderire al Progetto Libellula, svolgendo al proprio interno attività di sensibilizzazione su un tema estremamente delicato come quello della violenza sulle donne e la discriminazione di genere. Il Progetto è iniziato con la compilazione di un questionario anonimo, inviato a tutti i collaboratori (circa 800 dipendenti), al fine di raccogliere informazioni, opinioni e percezioni sul fenomeno. Conclusa questa prima fase, Zeta Service ha elaborato le risposte e fornito i dati finali.
La composizione dei rispondenti, con il 78,7% di donne, riflette sia la composizione aziendale, sia il dato generale: in tutte le aziende in cui il questionario è stato proposto, hanno risposto soprattutto le donne. Gli altri dati del questionario dimostrano che il campione di coloro che hanno aderito è costituito da persone sensibili al tema: le risposte manifestano infatti consapevolezza e sensibilità sull’argomento.
Per esempio, altissime le percentuali di chi indica, quali autori più frequenti di violenza contro le donne, partner o ex-partner, il che corrisponde al reale dato statistico. Il 56,1% dichiara anche che è aumentata l’attenzione sociale sul tema della violenza sulle donne e anche questo corrisponde al dato reale. La maggiore attenzione al tema produce negli intervistati la sensazione che anche il fenomeno della violenza sulle donne sia aumentato. Il 61,9% del campione di Milano Ristorazione riflette questa percezione.
I dati ufficiali, invece, per fortuna, dimostrano che il fenomeno è diminuito negli ultimi anni. Alcune storture, dovute a come la cronaca racconta i femminicidi, si riflettono nella survey: per esempio il 54,8% pensa che la violenza sia dovuta ad un raptus momentaneo ed il 60% a problemi di salute mentale, mentre i dati ufficiali evidenziano come i femminicidi siano l’esito drammatico di anni di violenze subite. Nella realtà di Milano Ristorazione emerge, dolorosamente, che circa il 24,4% delle donne rispondenti al questionario ha dichiarato di aver subito violenza nella propria vita. La media nazionale è del 22%. Per questi motivi Milano Ristorazione è sempre più convinta della necessità di occuparsi del tema e ciò è ulteriormente confermato dalla survey: il 67,8% chiede incontri e seminari.
Le prime iniziative legate al Progetto Libellula hanno preso il via: da metà settembre sono iniziati degli specifici percorsi dedicati a “Consapevolezza emotiva e difesa personale”, che proseguiranno sino al 5 dicembre. I corsi, di cui sono previste 6 edizioni da 12 ore ciascuna, si svolgono in due sedi aziendali, in orario lavorativo e sono rivolti alle dipendenti di Milano Ristorazione, ma accolgono anche alcuni uomini. La grande adesione all’iniziativa dimostra che è stato colto un bisogno presente in azienda. Altre attività, come incontri mirati di sensibilizzazione o l’attivazione di una linea telefonica di counseling dedicato per fornire supporto e per segnalare eventuali problematiche sono in progetto e in via di sviluppo.