Milano – Oggi oltre 170 esperti di arbitrato provenienti da 16 Paesi del mondo, dal Kenya al Brasile, dalla Nuova Zelanda all’India si riuniscono a Milano per affrontare i temi più strettamente economici dell’arbitrato, mezzo di risoluzione delle controversie particolarmente vantaggioso per le imprese e per gli operatori del mercato.
“Secondo i dati della Camera Arbitrale di Milano, cresce ogni anno di circa il 10% il ricorso all’arbitrato, sia da parte di grandi imprese che di imprese di dimensioni più modeste, grazie alle caratteristiche di questo strumento di poter risolvere le liti in tempi certi e rapidi e le imprese sanno quanto l’incertezza e le lungaggini delle controversie siano dannose in termini di investimenti futuri e di previsioni di occupazione – ha dichiarato Stefano Azzali, Direttore della Camera Arbitrale di Milano, che organizza l’Annual Conference sull’arbitrato. – Diverse sono, dunque, le considerazioni economiche che un’impresa deve affrontare, sia prima di avviare un arbitrato che successivamente, in sede di richiesta del risarcimento del danno o per recuperare quanto deciso dagli arbitri. Per questi motivi ci è sembrato opportuno dedicare ai temi economici e imprenditoriali la quattordicesima edizione della Annual Conference, che ogni anno riunisce a Milano il gotha dell’arbitrato”.
Le aziende – ha dichiarato l’avv. Michelangelo Cicogna, moderatore di questa edizione dell’Annual Conference – sono solite intraprendere approfondite valutazioni economiche sui costi, sui rischi e sui benefici prima di ogni operazione di business, un’analisi che andrebbe svolta in modo altrettanto approfondito anche in caso di liti. In arbitrato, le valutazioni devono riguardare tutti gli aspetti economici, a partire da una stima realistica dei danni recuperabili rispetto ai costi potenziali del procedimento, ma anche dei profili di tassazione del lodo, di valuta e interessi, di reperimento dei beni da aggredire e finanziamento dell’esecuzione. Gli avvocati esterni e gli esperti in materie economiche – possono (e devono) essere di grande aiuto in questa valutazione. Purtroppo, e non di rado, una realistica analisi degli aspetti economici è svolta tardi, quando il procedimento arbitrale è già iniziato, e ciò può avere un impatto negativo sull’esito del contenzioso. Il fattore economico è dunque il fil rouge che sottende l’arbitrato ed è il tema della Conferenza. Le riflessioni sugli scenari in continua evoluzione e la presentazione di casi pratici da parte dei relatori di alto profilo daranno un ulteriore valore aggiunto a questa edizione dell’Annual Conference”.
Evento: il titolo “The color of money. Economics in arbitration” della quattordicesima edizione dell’Annual Conference della Camera Arbitrale di Milano si ispira a un famoso film, facendo riferimento al colore verde dei dollari e a quello del tappeto del gioco del biliardo. I temi della Conferenza sono quindi incentrati sugli aspetti economici dell’arbitrato. In particolare, si è parla di analisi e bilanciamento dei costi e dei benefici che un’impresa è chiamata a svolgere prima di avviare un arbitrato; del ruolo degli esperti nella valutazione rischi e del nesso di causalità sotto un profilo economico e statistico; del risarcimento dei danni nell’arbitrato internazionale e delle relative questioni fiscali e valutarie nonché del ruolo degli avvocati esterni nella gestione di tutti i profili economici e della prova; di come recuperare il denaro in caso di vittoria; del ruolo dell’istituto del TPF (third party funding o finanziamento del terzo), in crescita anche nel nostro Paese, e di alcune peculiarità che hanno i profili economici dell’arbitrato internazionale quando questo ha sede in Italia.
Programma: dopo i saluti di apertura del Direttore Generale della Camera Arbitrale di Milano Stefano Azzali e l’inquadramento generale del tema da parte di Michelangelo Cicogna, moderatore di questa edizione, la Conferenza prosegue con la relazione di Franz T. Schwarz sul tema del risarcimento dei danni nell’arbitrato internazionale. La Conferenza si divide in tre sessioni: nella prima si alternano gli interventi di Joann Kahn e di Dora Grunwald; la seconda sessione vede la partecipazione di Patrick Taylor e di Meloria Meschi; la terza di Roula Harfouche, di Jurriaan Bratt, con un focus sulle peculiarità italiane con Rosanna Grosso e di Giovanni Foti. Qui il programma dettagliato; per partecipare è necessario effettuare la registrazione al seguente link.
Alcuni temi della 14° CAM Annual Conference
La quantificazione del danno
Le parti sono spesso criticate dai Tribunali Arbitrali per il loro approccio alla quantificazione del danno. La lamentela più comune è la mancanza di prove, seguita dalla formulazione di ipotesi di fondo errate o poco convincenti, dall’inosservanza delle regole sulla ripartizione dell’onere della prova e dalla presentazione di richieste speculative. Il supporto che un esperto di risarcimento danni può dare include la considerazione e il superamento delle principali critiche che vengono regolarmente espresse dai Tribunali Arbitrali in materia di risarcimento danni. Tuttavia, non è possibile per un esperto svolgere questo compito senza l’efficace supporto di un legale, poiché l’interazione tra questioni giuridiche ed economiche è fondamentale.
Collegare causa ed effetto: il punto di vista dell’economista
La causalità è una delle questioni fondamentali da affrontare quando si chiede un risarcimento danni. Nel corso della Conferenza affronteremo il tema di come utilizzare le tecniche dell’economia, della statistica e della scienza dei dati per valutare la causalità di fatto e la responsabilità legale.
Tassazione, valuta e interessi di preammortamento nei risarcimenti danni
Profili fiscali e valutari possono avere un effetto significativo (sovracompensazione o sottocompensazione) sull’importo netto del risarcimento ricevuto. Allo stesso modo, gli interessi possono costituire una parte significativa del risarcimento totale. Tuttavia, questi aspetti hanno ricevuto un’attenzione limitata da parte dei Tribunali Arbitrali e delle parti in causa.
Come ottenere il denaro: finanziamento dell’esecuzione e rintracciamento dei beni
Vincere un arbitrato senza ottenere quanto stabilito dal tribunale è di scarsa soddisfazione. È fondamentale essere pronti all’eventuale esecuzione, pensando anche all’individuazione degli asset del debitore. In che modo l’istituto del TPF (Third Party Funding) può essere di supporto?
L’arbitrato in Italia è diverso? L’economia degli arbitrati “italiani”
Gli arbitrati con sede in Italia (o disciplinati dal diritto italiano) presentano spesso alcune caratteristiche distintive dal punto di vista economico (tipi di risarcimento richiesti, aspetti fiscali, attori coinvolti, ecc.). La Conferenza prevede un focus sulla prassi e sul mercato italiano.