Milano – La Polizia di Stato di Milano, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario e presso il Tribunale per i Minorenni di Milano, nell’ambito di un’attività investigativa svolta nei confronti di un gruppo di cittadini originari della Serbia dediti alla consumazione di furti e rapine, ha eseguito un provvedimento di fermo di indiziato di delitto disposto dai PM titolari delle indagini, dr.ssa Crupi e dr.ssa Ditaranto, coordinati rispettivamente dal Procuratore Aggiunto dr.ssa Pedio della Procura ordinaria e dal Procuratore della Procura dei Minori Dr. Cascone.
Gli indagati, tra cui un minore, gravemente indiziati di diversi furti in appartamento nelle zone del centro di Milano, sono stati arrestati dagli agenti della 2^ Sezione della Squadra Mobile di Milano, anche per aver consumato lo scorso 12 dicembre un furto presso un’abitazione in via San Nicolao. In quell’occasione, uno di loro, dopo essersi arrampicato al primo piano dello stabile, aveva fatto ingresso all’interno dell’appartamento dalla porta finestra, facilitando l’accesso dal portone principale ad altri due complici. Un quarto, in costante contatto visivo con i connazionali, aveva curato il monitoraggio delle adiacenze fungendo da “palo”. Uno dei componenti la banda era già stato arrestato dagli agenti della Squadra Mobile lo scorso 27 gennaio a Vicenza in seguito al tentativo di rapina in abitazione ai danni di un imprenditore locale.
L’intera sequenza del furto in via San Nicolao è stata ripresa dalle telecamere di videosorveglianza esterne allo stabile che, unitamente alla puntuale analisi da parte degli investigatori della Squadra Mobile, tramite presidi tecnici e servizi sul territorio, ha permesso di identificare compiutamente gli autori del furto, estremamente scaltri e mobili sul territorio nazionale.
Esattamente un anno fa, gli agenti della Seconda Sezione avevano arrestato un’altra batteria di ladri d’appartamento il cui marchio di fabbrica, come in questo caso, era l’accesso dopo essersi arrampicati dalla facciata dello stabile. In quell’occasione, gli indagati erano stati fermati all’interno del campo nomadi di Monte Bisbino, un luogo molto frequentato anche dai tre serbi fermati dalla Polizia.
La Polizia di Stato ha sequestrati numerosi orologi di pregio, borse di valore, capi d’abbigliamento firmati e denaro contante per circa 14mila euro, ritenuti di provenienza furtiva.