“Il rapporto Oxfam certifica che in Italia il 10% della popolazione detiene i 3/5 delle ricchezze del Paese. Il quadro che emerge è di un Paese in cui i ricchi diventano sempre più ricchi e le altre persone, ceto medio compreso, scivolano verso il basso e perdono potere d’acquisto. Continuano, quindi, a crescere le diseguaglianze e la destra che le ha usate per alimentare rabbia e invidia sociale, oggi al Governo le ha dimenticate e ha rinunciato a qualunque politica di equità, anzi con l’abolizione del reddito di cittadinanza e le sue politiche fiscali rischia di aumentare le iniquità. Di fronte al progressivo e inaccettabile aumento delle distanze tra pochi ricchi e gli altri – un fenomeno mondiale che si traduce anche nel peggioramento delle condizioni e delle prospettive di vita per tanti – la lotta alle diseguaglianze deve qualificare la sinistra”.
Lo scrive il senatore Franco Mirabelli, Vicepresidente del Gruppo PD al Senato, in un intervento pubblicato da Avvenire.
“Il tema della giustizia sociale è più che mai attuale e deve tornare a essere un obbiettivo fondante per le forze democratiche che può far incontrare culture e storie diverse. – spiega Mirabelli – Ma, soprattutto, è la questione decisiva per tornare a rappresentare tante e tanti che sentono la politica distante ed estranea. Certo, la lotta alle diseguaglianze va declinata guardando a ciò che le determina oggi, in questo tempo. Il lavoro precario, i salari bassi, la difficoltà crescente ad accedere alle prestazioni sanitarie o ad un’abitazione sostenibile, sono fattori che determinano più di altri l’aumento delle diseguaglianze e il peggioramento delle condizioni di vita per tanti. È su questo che la sinistra italiana ed europea deve saper costruire politiche pubbliche credibili, tanto più oggi mentre Trump e i suoi alleati nel mondo stanno teorizzando e praticando un’idea che considera un peso insostenibile ogni intervento pubblico anche sullo stato sociale. L’attenzione ai problemi concreti, la credibilità delle proposte per affrontarli e la necessità dell’intervento pubblico per proteggere le persone devono essere i cardini della proposta della sinistra”.
“Serve mettere le persone e le loro condizioni di vita al centro della proposta politica, occupandosi meno di discussioni spesso autoreferenziali su come organizzare il campo e le forze politiche e più di costruire consenso, tornando in sintonia con i tanti che non si sentono più rappresentati e che chiedono attenzione e protezione. Salario minimo, difesa della sanità pubblica, politiche fiscali eque, sono tra le proposte che danno sostanza e credibilità a una battaglia sacrosanta per ridare e superare le diseguaglianze in un tempo in cui, guardando agli USA, le scelte si orientano verso gli interessi dei più forti cancellando le politiche pubbliche”, conclude il senatore del PD.